Il borgo di Lützerath è stato sgomberato per una miniera di lignite
Il borgo di Luetzerath, situato nella Germania occidentale, è stato abbandonato dagli attivisti ambientalisti al fine di espandere la miniera di lignite di Garzweiler. Dove si trova un vasto pozzo da cui il colosso tedesco delle Utility RWE estrae carbone di lignite da bruciare nelle centrali elettriche.
Gli ambientalisti hanno protestato contro l’ampliamento delle miniere di estrazione di lignite nel villaggio di Luetzerath per due anni. Nonostante ciò, oggi la polizia ha ricevuto l’ordine di far sgomberare il borgo.
La combustione di lignite rilascerà grandi tonnellate di emissioni di anidride carbonica che rappresenteranno un grave pericolo per l’inquinamento atmosferico.
Un segno per le proteste per il clima
A Luetzerath si presentano tutti i temi principali inerenti all’azione per il clima. Tra cui l’incapacità del governo di effettuare un phase out del carbone venendo meno al patto sul clima di Glasgow.
Inoltre, uno studio dell’Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW) afferma che il carbone di lignite sotto Luetzerath non era necessario per garantire l’approvvigionamento energetico tedesco, anche in assenza di gas russo. Infatti, gli attivisti ritengono che la Germania possa trovare il modo di cavarsela senza il carbone. Nonostante ciò, l’amministrazione della contea di Heinsberg ha dato il via libera alla polizia per sfrattare gli occupanti da oggi, martedì 10 gennaio.
La lignite in Italia e in Germania
Le aree intorno e sottostanti al villaggio di Lützerath sono ricche di lignite. La lignite è un carbone fossile caratterizzata da un’umidità relativa piuttosto elevata e da un modesto potere calorifico. Questo combustibile è stato largamente utilizzato in Italia, fino agli anni ’60, per la produzione di energia elettrica necessaria all’industria italiana. Invece, in Germania con la legge di agosto 2020 è stata decisa la chiusura definitiva di 30 impianti a lignite appartenenti a RWE e a LEAG tra il 2020 e il 2038. Per la chiusura degli impianti a lignite entro la fine del 2029, la legge prevede una compensazione di 2,6 miliardi di euro a favore di RWE nella Renania. Perciò, secondo RWE, fermare i processi di estrazione del sito prima del tempo sarebbe devastante per l’economia locale.
Estrazione di lignite al posto delle fonti rinnovabili
Un quarto dell’energia usata in Germania deriva da combustibili fossili, nonostante il progressivo sviluppo dell’energia generata da fonti rinnovabili. Inoltre, il carbone è responsabile della maggior parte delle emissioni di anidride carbonica dell’intero settore energetico tedesco. Motivo per il quale l’estensione della miniera di Garzweiler non rappresenta un’azione intenzionata a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Un’attivista chiamata Salome ha sostenuto che in Germania bisogna «iniziare a fare cambiamenti» da subito perché, a differenza di paesi in cui è più difficile ottenere investimenti per la produzione di energie pulite, «siamo ricchi, abbiamo redditi e standard di vita alti», e «possiamo permetterci di pensare a come usare meno energia».
« Dove c’è scritto eliminazione graduale del carbone 2030, deve essere incluso anche il risparmio di CO2! Il governo federale deve garantire una graduale eliminazione della produzione di energia basata sulla lignite. E anche per le centrali elettriche a carbone nella Germania orientale è necessario un percorso vincolante di graduale eliminazione del carbone entro il 2030. La lignite sotto Lützerath non è necessaria nemmeno nell’attuale situazione di crisi. La sicurezza dell’approvvigionamento richiede investimenti nelle energie rinnovabili. Per sole e vento al 100%! Il futuro è rinnovabile. RWE sta cercando di creare il fatto compiuto nella miniera a cielo aperto di Garzweiler. Ma la Germania e il mondo non possono più permettersi i danni climatici causati dalla lignite renana».
Greenpeace