L’evento Energia del futuro quest’anno si è tenuto online, organizzato dall’associazione Pianeta con la collaborazione di Divercity, PoliEnergy ed Elies. Il tema affrontando è la decentralizzazione energetica. A questo proposito, l’evento è concepito come un appuntamento itinerante, che viaggia ogni anno tra le varie città italiane. Esso è preso in carico da associazioni studentesche e locali che si interessano di energia e ambiente. Fare muovere e maturare le idee è lo strumento più potente che abbiamo per favorire la transizione energetica Italiana.
L’evento si è svolto in quattro fasi distinte che hanno approfondito il tema della Decentralizzazione energetica. Tra giochi, conferenze ed hackathon, i ragazzi partecipanti hanno potuto immergersi in argomenti quali il fotovoltaico, le comunità energetiche e l’idrogeno. Le prime due fasi sono state caccia al tesoro e un workshop; seguite da interventi di professionisti e dall’hackaton finale.
Il primo relatore, Federico Viganò, Professore associato nonché ricercatore al Politecnico di Milano, ha presentato il tema delle biomasse lignocellulosiche. Ha approfondito le potenzialità e criticità delle tecnologie di conversione termochimica, soluzione sempre più centrale nel panorama energetico. L’abbondanza e accessibilità delle risorse rendono questa soluzione molto interessante dal punto di vista economico e del riciclo.
Antonio Rancati è il direttore della rivista “Ambiente” e coordinatore del CENTRI-TIRES, una delle più importanti realtà per quanto concerne la promozione della Terza Rivoluzione Industriale. Con il suo intervento, ci ha mostrato una visione della decentralizzazione energetica come strumento etico e democratico, facendo trasparire la propria dedizione alla causa.
Daniele Testi, professore associato nonché Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica presso l’Università di Pisa, ha presentato il tema delle tecniche per la progettazione e la gestione ottimale di sistemi energetici distribuiti con le tecnologie rinnovabili ibride.
Cipriano Ferrillo è direttore generale di Avangard S.r.l., azienda leader nel mondo dell’efficientamento energetico. Nel suo intervento ha approfondito l’aspetto riguardante l’uso delle caldaie come strumento di sanificazione e decentralizzazione energetica.
Massimo Berti, da anni impegnato nella filiera del fotovoltaico, è l’ideatore della “One Way”, azienda pioniera in Italia nel fotovoltaico plug-in per la microgenerazione domestica. Grazie al suo ingegno nel ripensare le energie rinnovabili è stato insignito del prestigioso premio “Legambiente Buone Pratiche”. Durante la sua presentazione ha parlato di microfotovoltaico e dell’impatto che potrebbe avere nell’ambito di una decentralizzazione energetica.
Francesco Petracchini è ingegnere ambientale con una pluriennale esperienza nella realizzazione di progetti nazionali ed internazionale, oggi Responsabile Ufficio Progettazione del CNR-IIA. Esso ha parlato dei suoi progetti relativi ai test effettuati su isole minori per transitare verso un uso energetico sostenibile economicamente ed ambientale.
Ugo Salvoni opera da anni nel settore della progettazione di impianti rinnovabili, con particolare attenzione al mondo dell’eolico. Il Professore ci ha presentato il progetto aziendale sull’utilizzo dell’energia eolica per ricaricare le auto elettriche. Ha anche dato suggerimenti e dritte ai ragazzi partecipanti all’Hackathon, per iniziare a risolvere il case study in modo corretto e mirato.
I ragazzi partecipanti all’hackathon hanno avuto modo di risolvere un problema reale posto dall’azienda Fera, di cui Ugo Salvoni è stato portavoce. Il tema del Case Study ha riguardato l’accoppiamento dei sistemi di produzione di energia rinnovabile di piccola taglia, nell’ottica della produzione elettrica decentralizzata, con il settore dei trasporti. Ai partecipanti è stato richiesto di affrontare, in squadre, un problema ispirato da un caso reale proposto da Ricarica S.r.l (Gruppo Fera), ovvero di immaginare il distributore del futuro alimentato da un parco generazione presente nelle vicinanze.
A loro la scelta di puntare su fotovoltaico, eolico o biogas. O ancora, sulla possibilità di inserire o meno un micro-cogeneratore, un elettrolizzatore o un sistema fuel cell per la conversione delle fonti energetiche, ed erogare energia elettrica, idrogeno o combustibile ottenuto da biogas. Sebbene tutte e cinque le squadre siano giunte a proporre un lavoro interessante, è stata la squadra “Edison” ad aggiudicarsi il primo posto. Motivo principale è l’elaborazione di un’analisi completa su tutti gli aspetti richiesti, a dimostrazione di un’ottima gestione del tempo e di organizzazione tra i componenti del team.
I partecipanti all’evento tornano a casa arricchiti di un’esperienza che può aiutare non solo ad ampliare le proprie conoscenze tecniche, ma anche capacità di teamwork e soft skills trasversali. In qualità di organizzatori, invece, torniamo dall’evento con una spinta enorme a continuare con rinnovata grinta i nostri progetti.
Consapevoli del fatto che l’Italia ha una grande ricchezza umana di ragazzi come i partecipanti di Energia del Futuro. Creativi, intraprendenti e pieni di talento; capaci di coltivare un’idea e renderla un progetto tangibile, assetati di futuro. Vogliamo sempre di più riuscire a coinvolgere questo gruppo di persone che, seppur possa sembrare variegato, è unito dal desiderio di rendere, ciascuno con i propri strumenti, questo posto un po’ migliore di come lo ha trovato e sempre più sostenibile!
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