Adobe, azienda statunitense famosa in tutto il mondo, punta alla decarbonizzazione delle sue attività produttive. La collaborazione con Enel Green Power persegue l’ideale di sostenibilità e della promozione dell’energia rinnovabile. Adobe ha come obiettivo quello di essere completamente alimentata da rinnovabili entro il 2035 e per riuscirci ha scelto di concludere accordi di acquisto a lungo termine di energia (Power Purchase Agreement). Uno dei PPA che sostengono la strategia per l’energia rinnovabile di Adobe coinvolge Enel Green Power con il parco eolico di Rattlesnake Creek in Nebraska.
Non solo. L’edificio della sede centrale di Adobe sarà completamente elettrico, il che significa che potrà funzionare con energia pulita e rinnovabile.
Rattlesnake Creek è la conferma dell’importanza della collaborazione. Oltre al contratto di acquisto di energia con Adobe, l’energia eolica prodotta dal parco eolico rifornisce anche Facebook. Fino al 2029, le aziende condivideranno l’output energetico del parco eolico: Adobe acquisterà l’energia prodotta da 10 MW di Rattlesnake Creek e Facebook quella prodotta dai restanti 310 MW. L’accordo aggregato sull’energia eolica tra Adobe, Facebook ed Enel Green Power, è stato recentemente nominato vincitore dello Smart Energy Decisions 2020 Innovation Awards.
Il parco eolico di Rattlesnake Creek, in Nebraska, è frutto di un investimento di oltre 430 milioni di dollari. L’impianto è entrato in funzione nel 2018. L’impianto conta 101 turbine, per una potenza totale installata di 320 MW. Rattlesnake Creek permetterà di abbattere le emissioni di CO2 di 940.000 tonnellate, pari a quella prodotta in un anno da 200.000 automobili.
Sono molte le multinazionali che hanno deciso di rendere più sostenibile le loro aziende. Microsoft vuole diventare una società cleantech, cioè una società che si dedica esclusivamente a tecnologie green. Un miliardo di dollari è la cifra per sviluppare nuove tecnologie e azzerare la propria impronta ecologica.
Microsoft sta attuando una strategia aggressiva caratterizzata da due misure di grande impatto:
Bezos, fondatore di Amazon, ha lanciato su tutti i social l’inaugurazione della Bezos Earth Fund. Un fondo da decine di miliardi di dollari per combattere e mitigare i cambiamenti climatici.
La roadmap di Eni è più precisa. Essa prevede che entro il 2023 non venga utilizzato più olio di palma nelle bioraffinerie e che la potenza installata da fonti rinnovabili raggiunga i 3 gigawatt. Infine l’obiettivo più sfidante è previsto per il 2050: il progetto di avere 55 gigawatt di potenza installata da rinnovabili e la riduzione dell’80% delle emissioni legate al ciclo di vita dei propri prodotti di energia.
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