A Pinerolo il primo condominio che produce e consuma energia
Si trova a Pinerolo, in provincia di Torino, il primo condominio italiano autoconsumatore di energia. In programma ci sono tante novità che portano il Piemonte in avanti verso il futuro, con soluzioni smart di produzione e consumo energetico. Tante soluzioni tecnologiche innovative, basate anche sullo sfruttamento delle fonti rinnovabili, hanno reso il condominio di Pinerolo un modello italiano di autoproduzione energetica.
Il condominio di Pinerolo
Il condominio in questione si trova a Pinerolo, in provincia di Torino, in via Cittadella numero 19. È il primo condominio in Italia che autoconsuma l’energia prodotta. Sul tetto è installato un impianto fotovoltaico che produce l’energia elettrica che alimenta le utenze degli inquilini. Si tratta di un impianto da 20 kW a cui si aggiunge un impianto solare termico per le esigenze di riscaldamento e raffrescamento. La facciata inoltre ha un sistema di isolamento termico ed è ventilata per consentire la regolazione termica.
L’autoproduzione di energia
Il prelievo di energia elettrica e gas naturale dalla rete nazionale per le utenze del condominio di Pinerolo è ridotto al minimo. Infatti il condominio è un autoproduttore di energia e l’immissione di energia elettrica e gas dalla rete avviene solo in rari casi, per esempio se ci sono situazioni di clima estremamente freddo. Un sistema di batterie assicura l’autoconsumo di energia e inoltre ogni appartamento ha un sistema di controllo per regolare l’intensità del riscaldamento o raffrescamento. Inoltre è possibile stabilire gli orari di accensione degli impianti di climatizzazione. In questo modo, si riducono anche gli sprechi energetici e la gestione degli impianti di climatizzazione risulta intelligente e ottimizzata per le singole esigenze.
Il progetto Buildheat
Il condominio di Pinerolo è un caso pratico di attuazione del progetto europeo Buildheat, che prevede una serie di interventi e un opportuno sistema di gestione delle esigenze energetiche dell’edificio. Il progetto prevede diversi interventi di efficientamento energetico, tra cui
- installazione di infissi con doppio vetro a taglio termico;
- facciate ventilate prefabbricate;
- isolamento delle superfici orizzontali con cappotto termico in EPS;
- centrale di integrazione di diversi sistemi di produzione energetica;
- contabilizzazione termica e accumulo sanitario in ogni appartamento;
- sistema BMS (Building Management System) per la gestione remota degli impianti.
Le novità del condominio di Pinerolo
Il condominio di Pinerolo è il primo in Italia con una comunità energetica rinnovabile (CER). È il primo caso in Italia di condominio autoconsumatore. Questo permette dei significativi risparmi in bolletta e incentiva lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Inoltre la condivisione dell’energia abbassa i costi energetici e i costi di sistema. Il progetto di Pinerolo coniuga le esigenze di autoconsumo condiviso con il concetto di nZEB, ovvero dell’edificio a emissioni quasi zero. L’impianto fotovoltaico, l’impianto solare termico, la pompa di calore aria-acqua e il sistema di batterie permettono un uso efficiente dell’energia e coprono il 90% del fabbisogno del condominio. L’efficientamento energetico dell’edificio rientra nel progetto Energheia, che si sta occupando anche di altri immobili civili. Il progetto è stato realizzato da Acea Pinerolese Energie Nuove e ha visto la collaborazione dell’Energy Center del Politecnico di Torino.
La condivisione dell’energia
La gestione condivisa dell’energia è un’importante strategia per il risparmio energetico. La comunità energetica è una scelta vincente per ridurre i consumi e prelevare il meno possibile dalle reti nazionali. Oggi il condominio di Pinerolo è una realtà, un esempio per stimolare la transizione energetica e favorire nuovi modelli per gestire l’energia con consumi e costi più bassi. Spiega Francesco Carcioffo, amministratore unico di Acea Pinerolese Energie Nuove, che tra le possibilità di CER
“quella che oggi ha la miglior possibilità di essere applicata dal punto di vista industriale, e non esclude le altre, è quella condominiale. Nell’autoconsumo condominiale non c’è infatti la tematica del trasporto a distanza dell’elettricità e dell’uso delle reti, quindi si può fare immediatamente, e noi lo abbiamo fatto“.
Fonte immagine di copertina: Energheia