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Stufa a legna: multe fino a 5000 euro, ecco perché

Arriva la multa fino a 5000 euro per chi usa una stufa a legna o un camino a legna per scaldare l’abitazione. Con l’avvicinarsi della stagione invernale molte famiglie sono preoccupate a causa del caro bollette di gas e luce. La crisi energetica innescata dalla guerra Ucraina – Russia non sembra arrestarsi. Per risparmiare molti scelgono di riscaldare la casa con sistemi alternativi per contrastare il caro gas. La scelta ricade sull’accensione di camini o di una stufa a legna

La multa per l’utilizzo di stufa a legna

Alcune regioni vietano l’accensione della stufa a legna o del camino per riscaldare le case. La scelta è dovuta all’inquinamento generato da questi sistemi, responsabili di consistenti emissioni di CO2. Per chi trasgredisce al divieto la multa può arrivare da 500 a 5000 euro se si usano impianti con una potenza al focolare fino a 10 kW. Rimane consentito l’utilizzo di impianti a biomassa legnosa di ultima generazione, con prestazioni ambientali a quattro stelle. Questa misura si applica in alcune regioni italiane da prima dell’attuale crisi che ha generato il caro gas. La disposizione normativa è stata suggerita da un motivo puramente ambientale. La normativa per la stufa a gas è valida nelle regioni del Nord Italia, che solitamente sono quelle più fredde. In tutti i casi l’introduzione della multa per la stufa a legna è in vigore da prima dell’attuale caro bollette successivo alla guerra Ucraina – Russia.

Fonte: Pixabay

In quali Regioni si applica il divieto

Per la Lombardia il divieto riguarda la stufa a legna, ma anche camini e stufe a pellet. Dal 2018 per le stufe a pellet con potenza termica nominale inferiore a 35 kW è obbligatorio bruciare materiale conforme alla classe A1, certificata da un organismo accreditato. Nel bresciano la Regione Lombardia prevede una deroga per impianti a pellet e a legna con potenza inferiore ai 10 kW fino al 15 ottobre 2024. In Veneto il divieto riguarda generatori con classe di prestazione inferiore a tre stelle. In Piemonte sono vietati generatori con potenza inferiore ai 35 kW e classe di prestazione inferiore a tre stelle. Per l’ Emilia – Romagna il divieto riguarda l’utilizzo di stufe a legna o pellet e di camini con classe di una o due stelle con particolari requisiti. Vale per impianti in edifici che presentano un sistema alternativo di riscaldamento, situati sotto i 300 metri di altitudine e nei Comuni con bassa qualità dell’aria.

L’inquinamento prodotto dalla stufa a legna

L’origine della multa per l’utilizzo della stufa a legna deriva dal fatto che questi sistemi, come tutti quelli a biomassa legnosa, producono un forte inquinamento. Attraverso la combustione di una biomassa legnosa, che può essere, legna, cippato o pellet, si rilasciano emissioni nocive per l’ambiente. In particolare, vengono rilasciate consistenti quantità di CO2 e di particolato (PM). Questi sistemi di riscaldamento sono divisi in cinque classi in base all’inquinamento prodotto, come sancito dalla legge 186 del 2018. Le cinque classi sono identificate da altrettante stelle: più è basso, più il generatore produce inquinamento atmosferico.

Fonte: Pixabay

Stufa a legna: misure contro l’inquinamento

In Veneto già dal 2019 è vietato l’utilizzo di fondi per l’installazione di impianti a biomassa legnosa. Il divieto riguarda solo le zone in cui la qualità dell’aria è scarsa a causa del superamento dei valori limite del PM10. Da gennaio 2020 in Lombardia è vietato utilizzare generatore di classe inferiore alle quattro stelle. In Emilia – Romagna esistono dei finanziamenti dal valore complessivo di 11,5 milioni di euro rivolti ai cittadini dei Comuni di pianura est e ovest e quelli dell’agglomerato di Bologna. Questo sostegno si applica alla sostituzione di caldaie obsolete con sistemi ad alta prestazione ambientale o con pompe di calore

Maria Chiara Cavuoto

Dottoressa Magistrale in Ingegneria Energetica, da sempre curiosa di capire il perché dei fenomeni scientifici e appassionata di divulgazione. Sono autrice per CuE dal 2020, quando ho iniziato ad occuparmi degli articoli sulla pagina Energy, ma in questi anni ho avuto la possibilità di incontrare nuovi mondi e scoprire nuovi interessi. Oggi collaboro e scrivo per l'intero network.

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Maria Chiara Cavuoto
Tags: ambientenews

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