Innovazioni

Il riciclo dei rifiuti migliora grazie all’intelligenza artificiale

Il Gruppo Hera e IBM Garage hanno collaborato per sviluppare una tecnologia che valuta la qualità della raccolta dei rifiuti prima del loro trattamento. L’obiettivo è ottimizzare il recupero e il riciclo dei rifiuti servendosi dell’intelligenza artificiale.

La gestione smart dei rifiuti

Una città pulita ha bisogno di soluzioni innovative ed efficaci per il controllo e la gestione dei rifiuti. Un buon riciclo parte da una buona raccolta. Differenziare correttamente i rifiuti significa consentire una più rapida ed efficiente separazione delle frazioni merceologiche in impianto. Quando la raccolta differenziata non è svolta in modo corretto, in fase di trattamento si rischia di avere un sovraccarico di materiale che non può più essere smaltito o recuperato. Per risolvere il problema, il Gruppo Hera, che ogni anno tratta 6,3 milioni di tonnellate di rifiuti, ha cercato una soluzione che valuti la qualità della raccolta prima del trattamento. La collaborazione di IBM Garage ha portato a una soluzione di intelligenza artificiale che riconosce la tipologia di rifiuto in fase di svuotamento dei contenitori stradali. Le nuove normative di gestione ambientale impongono standard sempre più ambiziosi. Per questo le aziende devono impegnarsi a migliorare l’erogazione dei propri servizi cittadini.

Fonte: Pixabay

Intelligenza artificiale per la gestione dei rifiuti

Il progetto è partito nel 2019 quando il team di IBM ha creato un sistema in grado di riconoscere le caratteristiche degli oggetti della raccolta plastica. Il proseguimento della collaborazione ha perfezionato la tecnologia e l’ha resa operativa su diversi veicoli di raccolta. Questa soluzione completa un’applicazione sviluppata in precedenza per il Gruppo Hera basata sulle tecnologie IBM e chiamata “Beam IoT”. Oggi il servizio esistente è integrato con altre informazioni, tra cui i video della raccolta dei rifiuti disponibili dalle telecamere installate sui mezzi. Il progetto, che già dallo scorso anno è stato operativo a Ferrara, raccoglie in tempo reale i dati raccolti da diversi sensori e li elabora per consentire l’identificazione dei rifiuti. L’idea è di utilizzare l’intelligenza artificiale come supporto per migliorare la qualità della raccolta. Questo significa avere una selezione dei rifiuti più precisa e quindi una maggiore quantità di rifiuti che possono essere riciclati.

La selezione e il riciclo dei rifiuti

La gestione dei rifiuti può coinvolgere diversi processi. Si può pensare al riuso o al riciclo, mentre in alternativa procedere alla termovalorizzazione per il recupero di energia o al compostaggio per il recupero di materia. La soluzione più tradizionale è il conferimento in discarica, ma è la meno sostenibile. Si genera infatti un forte impatto ambientale dovuto all’inquinamento ed inoltre le superfici richieste sono molto estese. Perciò andrebbe considerata come ultimo stadio del ciclo di vita del rifiuto e consentita solo per residui e inerti. Bisogna quindi spingere sempre di più sul riciclo dei materiali, anche per sviluppare il modello di economia circolare proposto dall’Unione Europea. In passato, Hera gestiva le operazioni di riciclo con sistemi sviluppati da piccoli fornitori locali. Ma oggi si è resa conto che servono soluzioni che soddisfino gli obiettivi ambientali in costante evoluzione e le prospettive di crescita aziendale.

Fonte: Pixabay

L’importanza della raccolta differenziata

Gli scarti che vengono trattati dagli impianti per il riciclo possono tornare nel ciclo produttivo ed avere una nuova vita prima dello smaltimento. Quando la raccolta differenziata funziona correttamente, materiali e beni utilizzabili possono essere recuperati, riducendo la quantità di rifiuti. Inoltre, la raccolta separata riduce i rischi di inquinamento ambientale e ottimizza la produzione di prodotti derivanti da rifiuti, senza contaminazioni con sostanze non biodegradabili. Il miglioramento di questa fase proposto da Hera ha diversi vantaggi. Una selezione accurata dei materiali consente di decidere la migliore lavorazione successiva da effettuare sul rifiuto. Inoltre, il monitoraggio del territorio implica l’individuazione delle aree in cui la raccolta è svolta in modo meno scrupoloso. Da qui si può intervenire con azioni di sensibilizzazione e collaborazione con i cittadini e le aziende.

Maria Chiara Cavuoto

Dottoressa Magistrale in Ingegneria Energetica, da sempre curiosa di capire il perché dei fenomeni scientifici e appassionata di divulgazione. Sono autrice per CuE dal 2020, quando ho iniziato ad occuparmi degli articoli sulla pagina Energy, ma in questi anni ho avuto la possibilità di incontrare nuovi mondi e scoprire nuovi interessi. Oggi collaboro e scrivo per l'intero network.

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