Il settore civile assorbe il 41,1% dei consumi finali ed è l’unico settore che nel periodo 1990-2019 ha mostrato un andamento crescente dei consumi. L’attività edilizia è impattante sia dal punto di vista del consumo del suolo, sia dal punto di vista del consumo energetico. Bisogna inoltre tener conto delle emissioni correlate alle suddette attività. Gas ed energia elettrica sono i due vettori energetici maggiormente utilizzati in ambito civile, adibiti a soddisfare le esigenze di riscaldamento e di raffrescamento.
Pertanto, non risulta di difficile comprensione capire il perché le recenti attività di efficientamento energetico sono orientate verso il settore residenziale. Tuttavia, la tecnologia può aprire nuovi scenari e nuove strade per un futuro sostenibile. Gli edifici “intelligenti”, ossia smart, rappresentano un punto di svolta nella storia dell’edilizia.
Smart building è il termine che si associa ad un edificio i cui impianti sono gestiti in maniera automatizzata ed intelligente. Lo scopo è quello di minimizzare il consumo energetico e garantire il comfort, la salute e la sicurezza degli occupanti. Una casa smart è dotata di un’infrastruttura di supervisione e controllo, oltre che un’integrazione con il sistema elettrico. La sensoristica d’impianto installata negli edifici fornisce infatti la possibilità di gestire l’energia ed ottimizzare i consumi. Permette inoltre il monitoraggio delle prestazioni di un impianto e l’attivazione di adeguati interventi in caso di malfunzionamento delle apparecchiature.
I vantaggi che uno smart building può fornire si traducono in termini di riduzione dei consumi di energia e dei costi operativi.
L’evoluzione degli smart buildings è stata guidata, soprattutto nei primi anni, dalla necessità di individuare un livello superiore di gestione e controllo dell’energia. Sia l’Europa che gli Stati Uniti, infatti, hanno posto da anni una significativa attenzione alla riduzione dell’impatto degli immobili sull’ambiente e sul clima. Di conseguenza, favorire una gestione e un utilizzo intelligente dell’energia è sicuramente uno dei moventi principali che hanno permesso lo sviluppo sul mercato dello smart building.
Negli ultimi anni, tuttavia, lo stile di vita dell’occupante ha assunto un ruolo preponderante. La richiesta di una maggiore prestazione energetica è affiancata dalla necessità di garantire comfort e qualità di vita migliori, anche in termini di salute.
Gli aspetti legati al comfort e alla salute degli occupanti trovano conferma in diverse ricerche, molte delle quali riguardanti il tema della sindrome dell’edificio malato (sick building syndrome). Alcuni studi condotti sugli occupanti di uffici ed edifici ad uso pubblico, hanno permesso di rilevare una frequenza di disturbi. Tali disturbi sono causati da componenti ed aspetti di gestione dell’edificio, quali i sistemi di condizionamento e di ventilazione, i livelli di rumorosità, ecc.
Questi fattori hanno portato ad una maggior attenzione le tematiche di comfort e salute, ponendo lo smart building sempre più in ottica di architettura complessa in grado di offrire una molteplicità di servizi.
La Juniper Research, una delle principali società di analisi nel settore della tecnologia mobile e digitale, stima che entro il 2026 ci sarà una crescita del 150% degli smart buildings.
Attualmente sono diffusi maggiormente gli smart buildings per uso non residenziale, godendo di vantaggi legati all’economia di scala.
I fornitori di piattaforme per smart buildings si concentreranno comprensibilmente su casi d’uso non residenziali, poiché forniscono un maggiore ritorno sull’investimento, ma non dovrebbero trascurare l’importanza delle implementazioni residenziali, poiché le preoccupazioni ambientali si intensificano, spiega la coautrice della ricerca Dawnetta Grant.
Il report ha rilevato che nei prossimi anni ci sarà un maggiore flusso di spedizioni riguardanti i componenti smart, come i sensori utilizzati nelle case intelligenti. Si raggiungerà il miliardo annuo con un incremento di oltre il 204%. I sensori combinati a piattaforme intelligenti consentono agli smart buildings di adattarsi ad ogni variazione di condizione, dall’illuminazione, al riscaldamento, alla ventilazione.
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