Rinnovabili

Stipa Nayaá: in Messico il parco eolico sostenibile di EGP

Il parco eolico di Stipa Nayaá, con 74 MW di potenza installata, rappresenta un perfetto esempio del concetto di sostenibilità. Enel Green Power, infatti, durante la fase di sviluppo dell’impianto, ha applicato il proprio modello di “cantiere sostenibile”, che prevede, oltre a un uso razionale delle risorse, iniziative a favore delle comunità locali.

Il parco eolico di Stipa Nayaá: caratteristiche del sito

Il parco eolico di Stipa Nayaá è situato nella parte sud-orientale del Messico, in particolare nello stato di Oaxaca, una delle zone con le migliori risorse eoliche del mondo. Questa regione, infatti, è caratterizzata da venti molto forti, dovuti alle correnti che soffiano tra il Golfo del Messico e l’Oceano Pacifico. L’Oaxaca, dunque, grazie alle sue eccezionali caratteristiche anemometriche, è lo stato messicano che, tra tutti, sfrutta maggiormente l’energia eolica. In effetti, solamente in questa zona viene prodotto circa il 60% di tutta l’energia eolica complessivamente generata nel Paese. Attualmente, i parchi eolici in funzione nell’area sono 28 (di cui 6 gestiti da EGP), per un totale di 2.756 MW di capacità installata.

Energia pulita, meno emissioni

Le caratteristiche della regione hanno spinto Enel Green Power a selezionare l’istmo di Tehuantepec come sito per un parco eolico da 74 MW. Grazie alle ottime condizioni eoliche, il parco di EGP ha un load factor di circa il 40%, equivalente approssimativamente a 250 milioni di kWh di energia pulita. In termini di inquinamento da anidride carbonica, l’energia generata presso questo impianto evita l’emissione nell’atmosfera di circa 150.000 tonnellate di CO2 ogni anno.

Obiettivo efficienza: le innovazioni di Stipa Nayaá

Il gruppo EGP è alla costante ricerca di nuovi metodi per garantire la massima efficienza degli impianti in termini di generazione di energia. Una delle innovazioni più efficaci messa in pratica nel parco eolico di Stipa Nayaá riguarda una nuova metodologia per rimettere in circolo l’olio negli aerogeneratori. Il procedimento usato in passato prevedeva un intervento manuale della durata di otto o nove ore. Oggi, grazie all’utilizzo di un’autocisterna, le tempistiche dell’operazione si sono dimezzate.

Nuove metodologie a tutela dell’ambiente

Le autocisterne impiegate presso il parco eolico di Stipa Nayaá trasportano 1500 litri di olio, dei quali 500 sono usati per il lavaggio della parte interna della turbina e gli altri 1000 per sostituire l’olio esausto. L’operazione di sostituzione si effettua tramite una pompa che inietta l’olio nella navicella. Uno dei maggiori vantaggi di questo nuovo metodo consiste nel minimizzare il rischio che si verifichi un incidente ambientale. Si riduce, inoltre, la quantità di rifiuti prodotti, grazie anche al fatto che il ciclo di vita di questo nuovo olio si allunga da cinque a dieci anni.

Stipa Nayaá per le comunità locali

Enel Green Power, con la costruzione del parco eolico di Stipa Nayaá, ha puntato a sviluppare l’attività commerciale senza mai perdere di vista le esigenze delle comunità locali. A sostegno dell’agricoltura locale, il gruppo EGP ha deciso di donare alla comunità materiali per migliorare le infrastrutture destinate alle attività agricole, tra cui i canali di irrigazione.

Stipa Nayaá per la formazione

Il parco di Stipa promuove anche l’istruzione e la formazione, in particolare grazie a un progetto chiamato “Navicella didattica“. L’iniziativa consiste nell’utilizzare una navicella in disuso come centro di formazione mobile sulla tecnologia eolica. Il percorso di formazione è accessibile a tutti gli studenti appassionati di energie rinnovabili e che desiderano approfondire la loro conoscenza sulla fonte eolica. Accanto allo scopo didattico, il progetto si inserisce perfettamente nel concetto di economia circolare. La navicella in disuso, infatti, oggi completamente ripristinata, sarebbe altrimenti diventata materiale di scarto.

Stipa Nayaá per la biodiversità

L’istmo di Tehuantepec, dove sorge il parco eolico di Stipa Nayaá, è uno dei corridoi di uccelli migratori più frequentati al mondo. Per evitare la collisione di questi ultimi con le pale, è diventato essenziale l’utilizzo di particolari sistemi di monitoraggio che prevedano il loro arrivo. Inoltre, dal momento che la migrazione degli uccelli tende a seguire andamenti stagionali, gli amministratori del parco possono prevedere l’arresto delle turbine prima del passaggio degli stormi.

Giulia Rizzotti

Dottoressa magistrale in Ingegneria Energetica, con specializzazione nel settore dell'energia rinnovabile. Profondamente interessata alla tutela dell'ambiente, alla salvaguardia degli ecosistemi e degli esseri viventi tutti. In cerca di una corretta visione di interazione tra uomo e natura. Autrice per #EnergyCuE da giugno 2020.

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