Il progetto H2iseO in Valcamonica approda alla Camera dei Deputati. Con ogni probabilità verrà approvato, visti gli sforzi che si stanno spendendo verso la transizione energetica. L’obiettivo è sostituire i vecchi treni alimentati a diesel in favore dei treni a idrogeno, per le linee ferroviarie non elettrificate. Di questo passo il primo treno alimentato a idrogeno al mondo, della francese Alstom, potrebbe presto calcare anche le rotaie lombarde. Questo progetto permetterebbe di iniziare il processo di realizzazione dell’industria dell’idrogeno, considerato il combustibile del futuro.
La mobilità ecosostenibile è la “nuova” frontiera del mercato mondiale. Sono sempre di più gli investimenti che affluiscono verso questo settore. Infatti, il settore dei trasporti è uno dei maggiori responsabili dell’emissione di CO2 antropica. Secondo i numeri riportati dal Parlamento Europeo, dal 1990 al 2016, il settore dei trasporti è stato quello che maggiormente ha contribuito all’emissione di CO2.
Il 30% delle emissioni di anidride carbonica, in Europa, sono dovute ai trasporti. Su questo 30% il trasporto stradale pesa per il 72%, mentre particolarmente “leggero” è l’impatto del modo di trasporto su rotaia, pari allo 0,5%. Risulta evidente come questo sia tra l’altro l’unico settore ad aver incrementato le emissioni rispetto al 1990. Il settore industriale manifatturiero e edile è quello che invece ha visto l’andamento decrescente più costante. Le sue emissioni hanno raggiunto valori prossimi al 50% rispetto al 1990.
Sulla linea Brescia-Iseo-Edolo potrebbe arrivare il primo treno alimentato ad idrogeno d’Italia. Il progetto è stato presentato in una audizione alla Camera dei Deputati da parte di Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale di FNM (Ferrovie Nord Milanesi). L’occasione si è presentata durante la X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati. Il progetto è molto ambizioso e prevede “lo sviluppo di una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, l’avvio della conversione energetica di un territorio e la completa decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale“, come afferma lo stesso Piuri. Questa linea ferroviaria sarebbe un ideale campo di prova per trasferire sul territorio italiano quanto già fatto da LNVG nella Bassa Sassonia, dove dal 2018 è attivo il servizio di trasporto passeggeri tramite il Coradia iLint ad idrogeno di Alestom.
Il progetto prende il nome H2iseO in Valcamonica e prevede la realizzazione della prima Hydrogen Valley italiana. L’investimento iniziale ammonta a 300 milioni di euro, con cui mettere in piedi il primo impianto di produzione di idrogeno e l’acquisto dei primi 6 treni della francese Alstom. L’impianto per la produzione di idrogeno per alimentare i treni verrà realizzato ad Iseo entro il 2023 e si servirà dell’energia ricavata dal biogas. L’idrogeno ricavato non è ancora totalmente sostenibile, basandosi comunque su una combustione, anche se di biocombustibili. Solo successivamente la valley sarà arricchita da altri impianti di produzione dell’idrogeno, questa volta idrogeno verde, ossia prodotto utilizzando energia da fonti rinnovabili. Un progetto del genere ha bisogno di un protocollo d’intesa tra diverse società leader operanti nei settori dei trasporti e dell’energia. FNM ha infatti stretto accordi con A2A, Enel Green Power, Snam, Eni e Sapio.
Alestom è una azienda francese produttrice della prima tipologia di treni alimentati ad idrogeno. Il treno a idrogeno Coradia iLint, commissionato ad Alestom da Landesnahverkehrsgesellschaft Niedersachsen (LNVG), la società di trasporto regionale della Bassa Sassonia, si è aggiudicato l’European Railway Award 2021. Si tratta del prestigioso premio europeo che viene assegnato alle soluzioni più innovative approdate nel sistema di trasporto ferroviario. “Il nostro obiettivo era quello di offrire una vera alternativa al diesel, pronta per essere lanciata sul mercato e da utilizzare su una linea principale nel trasporto quotidiano dei passeggeri” afferma Carmen Schwalb, amministratore delegato di LNVG. Alla base del progetto c’è un’importante partnership tra LNVG, Alstom, lo Stato Federale della Bassa Sassonia, la compagnia ferroviaria tedesca e la società di gas e ingegneria Linde. Da settembre 2018 a febbraio 2020, due treni Coradia iLint hanno percorso 180000 chilometri e la loro diffusione è prevista per il 2022.
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