H2RES: è il nome del progetto dimostrativo danese di idrogeno verde prodotto da eolico offshore. Lo rende noto Ørsted, la società danese che si occuperà del progetto ad Avedøre Holme a Copenaghen (Danimarca). L’impianto di produzione, entro la fine del 2021, entrerà in funzione, con una produzione giornaliera di 1000 kg del vettore energetico, per l’alimentazione del trasporto su strada. Un progetto che si inserisce perfettamente nel quadro europeo di investimenti riguardanti tecnologie a sostegno dell’idrogeno.
La produzione da eolico offshore non è una novità. Il progetto H100 Fife di SNG in Scozia prevede anch’esso idrogeno per il riscaldamento prodotto da eolico. L’impianto H2RES avrà una capacità di 2 MW, e studierà come combinare al meglio un elettrolizzatore con l’alimentazione fluttuante dell’eolico offshore, utilizzando le due turbine eoliche offshore da 3,6 MW di Ørsted ad Avedøre Holme.
L’impianto eolico di Avedøre Holme a supporto del progetto H2RES ha le seguenti caratteristiche:
L’energia fornita andrà ad alimentare il processo di elettrolisi dell’acqua, un processo elettrolitico nel quale il passaggio di corrente elettrica causa la scomposizione dell’acqua in ossigeno ed idrogeno gassoso. Generalmente quando si produce idrogeno si impiega un catodo di platino o di un altro metallo inerte. La massima efficienza teorica (rapporto tra il valore energetico dell’idrogeno prodotto e l’elettricità impiegata) è tra l’80% ed il 94%. In figura è mostrato il processo.
Ørsted ha scelto per il progetto l’azienda danese Green Hydrogen Systems (GHS), leader nel settore dell’elettrolisi, per la fornitura degli elettrolizzatori modulari nell’impianto da 2 MW.
Come spiega Ørsted, la principale applicazione dell’idrogeno sarà l’alimentazione del trasporto su strada. In particolare per autobus, camion e potenzialmente taxi. Anche in questo caso H2RES segue l’idea del progetto HyAMMED. In questo ambito Air Liquide ha annunciato la realizzazione in Francia della prima stazione di idrogeno ad alta pressione per camion in Europa. L’infrastruttura dovrebbe entrare in funzione dal 2022. Essa sarà in grado di gestire la prima flotta di 44 camion, e sarà in grado di alimentare anche autobus e mezzi commerciali. Il tipo di stoccaggio consiste in serbatoi pressurizzati a 700 bar. La stazione permetterà 20 rifornimenti giornalieri.
L’attenzione mediatica e scientifica dell’idrogeno è ben nota a tutti. Esso rappresenterà un punto cruciale nel processo di transizione energetica. In Italia l’idrogeno ha il potenziale di coprire il 23% della domanda energetica nazionale (con un contributo di oltre 200 TWh) al 2050. A partire dal 2021 i primi progetti in Italia di mobilità ferroviaria sostenibile. Non molto tempo fa abbiamo discusso dei metodi di stoccaggio dell’idrogeno, della sua produzione dalla fotosintesi delle alghe verdi, o dal biogas. Oltre ad essere vettore energetico, l’idrogeno possiede proprietà elettriche, come la superconduttività, se in forma metallica. A tal proposito, uno studio indaga sull’idrogeno metallico come nuovo superconduttore.
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