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Il riscaldamento a idrogeno arriva in Scozia

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fonte: pixabay.com

Le politiche di investimento in Europa mirano allo sviluppo di tecnologie riguardanti l’idrogeno. La Germania si pone l’obiettivo di diventare leader mondiale, con una strategia nazionale di 9 miliardi volta a promuovere ricerca e sviluppo in ambito idrogeno. Ma in Europa non è l’unica. In Francia viene annunciata la realizzazione della prima stazione di idrogeno ad elevata pressione per camion. Il Regno Unito prova a sostituire il gas naturale con l’idrogeno verde per cucinare e per il riscaldamento delle abitazioni. Il costo dell’esperimento ammonta a 18 milioni di sterline.

Il progetto H100 Fife: il riscaldamento a idrogeno

Oggetto di sperimentazione saranno 300 abitazioni di Fife (Scozia), dove SNG sta avviando H100 Fife, progetto sperimentale unico al mondo. Il sito dimostrativo Fife H100 prevede produzione e stoccaggio di idrogeno. SNG prevede di produrre idrogeno attraverso l’elettrolisi, considerato un processo “green” (a differenza dello steam reforming). L’energia elettrica necessaria al processo sarà fornita dall’impianto eolico offshore locale. La connessione ad una rete di backup assicura la continuità di servizio.

Altro punto cruciale è l’accumulo dell’idrogeno. Solitamente lo stoccaggio consiste in serbatoi sotto pressione di materiale composito o di acciaio. Il progetto prevede sei serbatoi di stoccaggio per l’accumulo dell’idrogeno. Essi saranno di acciaio e lunghi circa 25 m con un diametro di 4 m. I serbatoi si troveranno all’interno del sito. Le proposte includono una struttura dimostrativa in loco che consentirà ai clienti di vedere e provare la fornitura di idrogeno per il riscaldamento domestico. La struttura comprenderà 3 edifici a schiera di 20 m per 6,5 m e 8 m di altezza. La figura di seguito mostra schematicamente il progetto.

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Il progetto di H100 Fife.
Fonte: h100fifeconsultation.co.uk

Saranno 300 le abitazioni scozzesi coinvolte nel progetto, e per 4 anni riceveranno idrogeno invece del gas naturale. “L’impianto sarà progettato e realizzato per garantire gli stessi elevati standard di sicurezza e affidabilità attesi dall’attuale impianto gas”, spiega la società. I primi 300 clienti che aderiranno a H100 Fife riceveranno allaccio, impianti e manutenzione gratuite. Inoltre, “pagheranno per il gas idrogeno lo stesso importo che pagherebbero per il gas naturale” precisa SNG.

Il futuro dell’idrogeno

H100 Fife costituisce il primo passo concreto della Strategia britannica per l’Idrogeno. L’obiettivo del Paese è sviluppare 5 GW di elettrolizzatori e una prima Hydrogen City nel 2030. Il progetto ha raccolto il favore di Ofgem, il regolatore del mercato energetico britannico, che ha contribuito al progetto con un investimento di 18 milioni di sterline (circa 20 milioni di euro). L’attenzione al settore residenziale e commerciale alla base del progetto nasce dal fatto che quest’ultimo occupa una grossa fetta delle emissioni britanniche di gas serra. Nel Regno Unito circa l’85% delle famiglie utilizza il gas per il riscaldamento domestico.

Il mondo dell’idrogeno

L’attenzione mediatica e scientifica dell’idrogeno è ben nota a tutti. Esso rappresenterà un punto cruciale nel processo di transizione energetica. In Italia l’idrogeno ha il potenziale di coprire il 23% della domanda energetica nazionale (con un contributo di oltre 200 TWh) al 2050. A partire dal 2021 i primi progetti in Italia di mobilità ferroviaria sostenibile. Non molto tempo fa abbiamo discusso dei metodi di stoccaggio dell’idrogeno, della sua produzione dalla fotosintesi delle alghe verdi, o dal biogas.

Oltre ad essere vettore energetico, l’idrogeno possiede proprietà elettriche, come la superconduttività, se in forma metallica. A tal proposito, uno studio indaga sull’idrogeno metallico come nuovo superconduttore.