Del collegamento diretto tra bitcoin ed energia elettrica avevamo già parlato, tirando fuori un po’ di numeri. Un’ ulteriore questione riguarda il consumo di energia legato alla produzione dei bitcoin, ovvero il processo di mining. L’Università di Cambridge ha cercato di quantificare in uno studio quanta energia si consuma con i bitcoin.
Lo studio sui consumi energetici si basa sulla stima di un indice, il CBECI: Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index. Esso fornisce in tempo reale una stima del carico e del consumo di elettricità totali della rete Bitcoin. Il modello si basa su un approccio bottom-up che prende come base di partenza diversi tipi di hardware di mining disponibili. Dato che non è possibile determinare l’esatto consumo di elettricità, il CBECI offre una gamma di possibilità che consiste in una stima del limite inferiore e una del limite superiore. Entro i limiti di questo intervallo, viene calcolata una stima migliore per fornire una cifra più realistica più vicina al reale consumo annuale di elettricità di Bitcoin. Di seguito in figura è riportato ciò che appare accedendo al sito. Il primo numero indica la potenza elettrica totale consumata dalla rete Bitcoin ed è espresso in gigawatt (GW). Questa cifra viene aggiornata ogni 30 secondi e corrisponde alla velocità con cui Bitcoin utilizza l’elettricità. Il secondo numero si riferisce al consumo totale annuo di elettricità della rete Bitcoin ed è espresso in terawattora (TWh). Il consumo di elettricità di Bitcoin viene annualizzato assumendo un consumo di energia continuo alla suddetta velocità per un periodo di un anno.
Lo studio effettua dei confronti sulla base delle stime ottenute del CBECI. In modo particolare, confronta il consumo energetico dei bitcoin rispetto alla produzione e consumo totali mondiali. La figura ne evidenzia le percentuali.
Basandosi sui dati di alcuni paesi, i ricercatori hanno effettuato un confronto tra i consumi energetici annuali della rete bitcoin con quelli di alcuni paesi. Come si nota in figura, la rete bitcoin supera in consumi annuali la Svizzera e il Kuwait.
Secondo le stime, la quantità di elettricità consumata ogni anno dai dispositivi domestici sempre attivi ma inattivi solo negli Stati Uniti potrebbe alimentare la rete bitcoin per 3,7 anni.
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