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Il manifesto dei giovani sull’energia: Energy Management

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PoliENERGY

Durante Energia del Futuro 2019 i partecipanti si sono dovuti confrontare su tre tematiche correlate in diversi modi al concetto di Smart City ed innovazione energetica. Il tutto è avvenuto con la collaborazione di tre relatori che hanno presentato le loro visioni e le loro ricerche nel campo. In questo articolo abbiamo voluto raccogliere gli spunti, le esperienze e le discussioni più interessanti in relazione all’Energy Management. Quanto segue è a cura di Martina Tibaldi, membro dell’associazione PoliENERGY.

Quali credete possano essere le soluzioni più praticabili ed efficienti nel campo dell’Energy Management? A cui è seguita immediatamente nella discussione una seconda domanda: “ma sappiamo davvero cosa significa Energy Management? e come migliorarlo?”.

Lo scopo è quello di capire e migliorare tutte quelle attività utili per gestire l’energia nell’impresa, nella pubblica amministrazione e nel residenziale, riducendo i consumi e aumentando l’efficienza nell’utilizzo, recuperando energia dove è possibile.

Tutti i ragazzi al tavolo erano concordi nell’affermare che il primo passo da compiere è sensibilizzare la gente, formandola. È necessario partire dai bambini tramite un’educazione energetica e ambientale. Ad esempio, con l’uso di giochi e applicazioni volti all’insegnamento del risparmio e al rispetto, così da creare una nuova generazione consapevole.

Il coinvolgimento di ragazzi e adulti, invece, si può creare anche attraverso conferenze, incontri formativi in termovalorizzatori o in istituti di ricerca, eventi di settore; in modo da combattere alcuni pregiudizi e false informazioni che circolano su alcune fonti di energia e tecnologie.

Nella discussione si è aggiunto che un modo per sensibilizzare la gente alla riduzione dello spreco di energia potrebbe essere quello di creare delle bollette di facile lettura. In cui ci siano i consumi energetici in termini monetari, così da far capire quanto davvero le nostre cattive abitudini possono incidere sul costo della vita.

Dobbiamo però essere noi, per primi, a comportarci in modo corretto. Un buon esempio è dato dall’iniziativa M’illumino di meno a cui aderisce il Politecnico di Torino. Esso ha avviato una sperimentazione sull’utilizzo di illuminazione LED intelligente con una campagna di monitoraggio; arrivando a ridurre i consumi dell’85%.

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Bisognerebbe inoltre implementare nelle case un sistema di monitoraggio attraverso software che mettano insieme informazioni tecniche ed amministrative. In questo modo vengono dati consigli all’utente in termini di sprechi strutturali o inefficienze sulle apparecchiature. La tecnologia ovviamente fa la differenza. Bisogna, quindi, renderla sempre più intuitiva così che il cittadino medio, ma interessato, possa utilizzarla senza problemi.

Per far ciò si deve però creare una figura professionale per analizzare i cosiddetti Big Data. È però emerso che un grande punto dolente, al giorno d’oggi, è la privacy. Si è convenuto che è auspicabile creare un clima di fiducia riguardo la domotica, anche attraverso investimenti nella cybersecurity.

Bisogna aumentare l’importanza e la responsabilità della figura professionale dell’Energy Manager. Esso deve essere sempre aggiornato su nuove tecniche, normative e tecnologie sull’uso razionale dell’energia, così da sensibilizzare i cittadini attraverso campagne informative e di monitoraggio, oppure dando consigli diretti ai singoli utenti che lo richiedono.

Un’idea emersa è la creazione di un ente che faccia controlli a campione sul parco abitativo e di edifici pubblici. Il tutto potrebbe essere tenuto da esperti di settore che danno consigli personalizzati volti al miglioramento dell’efficienza. L’ente potrebbe anche essere responsabile della riqualificazione di strutture pubbliche, o del miglioramento dell’illuminazione stradale con tecnologia LED e sensori di presenza di traffico.

Attraverso un monitoraggio è possibile conoscere i dati. Con la conoscenza dei dati è possibile correggere, anche poco, la gestione dell’energia nelle nostre case, aziende o uffici. Pensate a cosa potremmo fare cambiando totalmente il nostro modo di interagire con l’energia!

Qui potete trovare i link all’articolo riguardante la discussione sugli Smart Buildings e sulle comunità energetiche.