L’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico permette di ridurre notevolmente la quantità di smog urbano e di traffico. Vi abbiamo già parlato di come spesso essi si trasformino anche in una risorsa energetica. In alcune città i mezzi di trasporto sono diventati un vero e proprio simbolo: è il caso di Londra e dei celeberrimi bus rossi a due piani. Al fine di ridurne le emissioni inquinanti, l’amministrazione della città ha investito 78 milioni di sterline nell’installazione di efficienti sistemi di filtraggio a bordo dei bus.
Dal prossimo anno, infatti, sarà introdotto su oltre 5000 vetture un nuovo sistema di filtraggio dei gas di scarico collegato ad una piattaforma IoT per monitorare in tempo reale le emissioni inquinanti.
L’azienda tedesca HJS Emission Technology ed il suo partner britannico Emission Engineering Ltd , specializzati nel campo dei sistemi di filtraggio e di trattamento dei gas esausti, gestiranno l’installazione e della messa in opera dei nuovi filtri. Il sistema di filtraggio installato si chiama SCRT (Selective Catalytic Reduction Technology) e permette di ridurre le emissioni di NOx e PM impiegando filtri antiparticolato e convertitori catalitici. L’azienda dichiara che il dispositivo è in grado di filtrare fino al 90% delle sostanze inquinanti.
Inoltre, ogni veicolo sarà equipaggiato con un dispositivo che invierà in tempo reale dati su Cumulocity IoT, una piattaforma IoT che ne permetterà l’analisi da remoto. I dati raccolti riguarderanno i livelli di emissioni inquinanti del singolo veicolo ma anche il consumo di combustibile, la posizione, il tragitto ed eventuali guasti. I dati raccolti saranno utilizzati per verificare il corretto funzionamento dei motori e dei sistemi di filtraggio presenti sul bus, monitorandone lo stato e permettendo una manutenzione predittiva e mirata sui veicoli, al fine di ridurre i costi di riparazione ed i disservizi nel servizio. L’iniziativa vedrà la collaborazione di Transport for London (TfL), l’autorità che si occupa della gestione del trasporto pubblico di Londra.
Da anni l’amministrazione investe nel rinnovamento e nell’ammodernamento dei bus cittadini, che trasportano circa 2,3 miliardi di cittadini e turisti all’anno. Alcune zone della città (che potete visualizzare sulla mappa) sono dette Low Emissions Bus Zones poichè vi circolano bus che rientrano e superano lo standard Euro VI dei motori diesel. Inoltre, entro il 2019 saranno introdotti 3000 Ultra Low Emission bus a due piani nel centro di Londra e più di 250 Zero Emission bus ad un piano entro il 2020. Non dimentichiamo i bus elettrici che coprono alcune tratte sia in centro sia in periferia. Inoltre, il 30% della flotta dei bus (circa 2600 veicoli) è costituita da veicoli ibridi (diesel-elettrici). Alcuni bus sono alimentati con una combinazione di diesel e bio-fuel: se si riuscisse ad alimentare in questo modo il 20% dei bus, si abbatterebbero le emissioni del 15%.
Londra per il futuro punta all’elettrico: grazie al progetto ZeEus, alcuni punti della route 69 sono stati equipaggiati per la ricarica wireless induttiva delle batterie a bordo. Il test si è svolto tra novembre 2015 ed aprile 2017. Le batterie dei 3 bus impiegati nella dimostrazione venivano ricaricate di 100 kW mediante trasmissione wireless al termine di ogni tratta, oltre alla ricarica notturna.
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