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Alberi a vento

repubblica.it

L’industria dell’eolico e i suoi “mulini a vento” hanno sempre destato curiosità e innescato controversie. Non incontrano il gusto dei più e spesso sono accusati di deturpare il paesaggio, oltre che di essere rumorosi.

Allora ecco che dopo i “mulini a vento” arrivano, dalla Francia, gli “alberi a vento”. La società francese New-Wind, infatti, ha sperimentato un nuovo dispositivo che, sfruttando i flussi d’aria cittadini, sarebbe in grado di generare energia eolica. Questo dispositivo ha una particolare struttura ad albero ed è costituito da “foglie” girevoli (con movimento a 360°) che sono in realtà piccole turbine ad asse verticale poste in modo tale da “raccogliere” anche il più piccolo refolo di vento, indipendentemente dalla direzione in cui spira. L’energia viene generata per mezzo della rotazione dell’insieme di foglie e dai generatori, poi, viene trasferita in rete tramite un inverter.

L’altezza complessiva dell’albero è di circa 10 metri, con un tronco interamente realizzato in acciaio, per questo è capace di resistere alle violenti raffiche di vento. Le prime foglie sono collocate a tre metri di altezza rispetto al suolo e tutta la chioma è costituita da circa 100 foglie di plastica montate su piccoli generatori. La struttura così composta è in grado di generare fino a 3,5 kwh di energia elettrica e dovrebbe funzionare per circa 200 giorni l’anno.

I produttori vantano una progettazione eseguita nel massimo rispetto ambientale, anche dal punto di vista visivo ed uditivo, infatti l’Arbre à vent avrebbe resa massima con rumore prodotto quasi nullo. L’energia prodotta può essere consumata direttamente dalle strutture limitrofe e quella che non viene esaurita, viene immagazzinata all’interno di batterie apposite.

L’Arbre à vent consiste, dunque, in un’alternativa soluzione alle turbine eoliche, molto ingombranti e poco adatte alla città. Con la sua struttura, è in grado di adattarsi a qualsiasi tipologia di territorio. L’unico ostacolo, per ora, potrebbe essere il prezzo: un singolo impianto costa attorno ai 25.000-30.000 euro.