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Più “clacsoni”, più aspetti: idea contro l’inquinamento acustico

L’inquinamento acustico è una delle maggiori piaghe per la salute ambientale del pianeta e, per combatterlo, la Polizia di Mumbai ha proposto una soluzione.

Una delle piaghe delle società moderna è senza ombra di dubbio quella dell’inquinamento acustico. A proporre una soluzione innovativa per combatterlo è la Polizia di Mumbai, nota città indiana, che per quanto risulti curiosa e bizzarra, sembra essere efficace.

La soluzione in questione consiste nell’aumentare la durata del semaforo rosso per ogni “suonata di clacson” da parte degli automobilisti in coda.

“Sound of da Police”

https://twitter.com/MumbaiPolice/status/1223090017397960705

Questo è il video presentazione della soluzione della Polizia di Mumbai all’inquinamento acustico. Come si può osservare, sui semafori sono stati montati dei misuratori di rumore, ovvero dei sensori che riescono a monitorare la quantità di Decibel (dB) presente nell’ambiente circostante.

Questi sensori si attivano nel momento in cui si accende la luce rossa del semaforo e, al raggiungimento degli 85 dB, prolungano la durata del semaforo rosso (e quindi di “stop” per gli automobilisti), proprio come una sorta di “punizione” per aver suonato il clacson, raggiunto (minimo) 85dB e aver contribuito all’aumento dell’inquinamento acustico. “Woop-woop! That’s the sound of da police!”, come direbbe KRS-One nella sua famosa canzone.

Il tutto è visibile dagli automobilisti in coda attraverso due display LED. Il primo mostra in tempo reale la quantità di dB raggiunta e l’altro il countdown (che può aumentare sempre di più) fino al via dato dalla luce di colore verde del semaforo stesso. Per rendere il tutto più chiaro agli occhi dei cittadini, la Polizia ha inserito un terzo display (solo in alcuni casi) in cui viene mostrata la scritta “Suoni di più, aspetti di più”.

Inquinamento Acustico – Problema Serio?

Assolutamente sì! Vi diamo subito la risposta, ma è bene analizzare i dati (tratti dalla Agenzia europea dell’ambiente) per capire meglio di cosa stiamo parlando. La OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato, già dal lontano 2011, che l’inquinamento acustico causato dai trasporti è la seconda causa di cattiva salute ambientale per l’Europa occidentale, preceduto soltanto dall’inquinamento atmosferico.

L’esposizione al rumore ambientale può portare ad acufene, stress, disturbi del sonno, cattiva salute mentale, malessere generale, alterazione della funzione conoscitiva nei bambini ed effetti negativi sul sistema cardiovascolare e metabolico. Il rumore ambientale causa circa 16.600 morti premature in Europa ogni anno.

Il traffico stradale è la fonte di rumori più diffusa in Europa. Quindici Stati membri hanno riferito che più del 50 % degli abitanti delle aree urbane sono stati esposti al rumore della strada con livelli, in media, superiori a 55 dB. Per quanto riguarda l’Italia, come visibile nel grafico, si superano anche i 75 dB.