Classe energetica degli edifici: che cos’è e come si valuta?
La classe energetica è una valutazione dell’efficienza energetica di un edificio o di un prodotto, che consente ai consumatori di confrontare facilmente la prestazione energetica tra diverse opzioni. Grazie alla certificazione energetica, è possibile determinare il consumo energetico di un edificio e identificare le opportunità di miglioramento. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come funziona il sistema delle categorie energetiche degli edifici e cosa significa per i consumatori.
Cos’è la classe energetica?
La classe energetica è una scala di valutazione che va da A4 (più efficiente) a G (meno efficiente) e viene utilizzata per indicare la prestazione energetica di un edificio. Per gli elettrodomestici la scala è simile e va dalla A alla G. La classe energetica è stata introdotta in Europa nel 1995. Da allora, è stata adottata in tutto il mondo come uno standard per valutare l’efficienza energetica. Si tratta di un indicatore molto importante per valutare l’efficienza energetica degli edifici. A partire dal 2005, in seguito al DL 192/05, e ai successivi interventi legislativi fino al DM 162/15, la certificazione energetica degli edifici è diventata obbligatoria. Per assegnare agli edifici la classe energetica di appartenenza occorre valutare i materiali utilizzati per la costruzione, le tipologie di impianto ma anche le caratteristiche dell’isolamento o degli infissi.
Come funziona la valutazione della classe energetica?
La valutazione della classe energetica tiene conto di diversi fattori, come l’isolamento termico, la ventilazione, l’illuminazione e l’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffreddamento. A seconda dell’edificio possono essere considerati anche altri fattori, come l’efficienza dell’elettronica di consumo o delle apparecchiature di cucina. I produttori di edifici e di prodotti devono sottoporre i loro prodotti a test e certificazioni da parte di enti indipendenti. Questi valutano la loro efficienza energetica e assegnano loro una classe energetica in base ai risultati ottenuti. Le categorie energetiche di un edificio sono sempre accompagnate da un indice di prestazione energetica chiamato EPGL (Global Energy Performance). Questo indicatore calcola i kWh al metro quadrato per anno necessari per riscaldare l’ambiente durante l’inverno, raffrescarlo in estate, per produrre acqua calda sanitaria e per illuminare e ventilare l’ambiente.
Scendendo dalla classe A4 alla G l’indice EPGL aumenta sempre di più. Si va un EPGL minore o uguale a 0,40 per la classe A4 a un valore maggiore di 3,50 per la classe G. Esiste poi una tabella che riporta per tutte le categorie energetiche i rispettivi consumi, espressi sempre in kWh al metro quadrato per anno, per mantenere la temperatura a un livello confortevole nella stagione invernale. Si va da un consumo inferiore ai 16,25 KWh/mq anno per la classe A4 fino a un consumo maggiore di 162,5 KWh/mq anno per la classe G.
Principali differenze tra le classi energetiche
Classi energetiche A e B
Gli edifici delle classi energetiche A1, A2, A3 e A4 spesso utilizzano anche fonti di energia rinnovabile, contribuendo alla riduzione delle emissioni a effetto serra. Per il riscaldamento e il raffreddamento ad esempio è presente un impianto energeticamente efficiente unito a sistemi solari o fotovoltaici. Inoltre, gli edifici di elevata classe energetica hanno un sistema di isolamento termico con cappotto spesso più di 10 cm. In genere appartengono alla classe A gli edifici di nuova costruzione che possono contare su tecnologie innovative per la riduzione dei consumi. Alla classe B appartengono edifici con bassi consumi e con presenza di cappotto termico esterno, ma senza sistemi a energia rinnovabile come pannelli solari termici o fotovoltaici.
Classi energetiche C e D
Gli edifici di classe C sono progettati con una cura particolare per la riduzione dei consumi. Ad esempio, possono essere impiegate caldaie a condensazione o valvole termostatiche. Non hanno il cappotto termico esterno come gli edifici di classe B. Si può salire di classe anche ad esempio mediante la sostituzione degli infissi. Sono di classe D gli edifici recenti con isolamento del tetto e muri spessi, senza però accortezze per ridurre i consumi, come impianti a energia rinnovabile o caldaie a condensazione.
Classi energetiche E e F
Alla classe E appartiene la maggior parte degli edifici del parco immobiliare italiano. In genere si tratta di edifici costruiti durante gli anni ’80 e ’90 che hanno impianti di riscaldamento tradizionali. Non hanno il cappotto termico esterno né interno e anche gli infissi sono ancora obsoleti. Andando indietro nel tempo, gli edifici costruiti tra gli anni ’70 e ’80 sono in genere di classe F, senza nessuna attenzione alla prestazione energetica e alla riduzione dei consumi. Gli edifici di classe F hanno infissi con ridotto isolamento termico, impianti vecchi e nessun isolamento del tetto.
Classe energetica G
La classe energetica G è la meno efficiente, che comprende tutti gli edifici costruiti nel dopoguerra o anche più antichi. Per salire di classe gli interventi vanno effettuati in modo graduale, a partire dai più semplici come la sostituzione degli infissi e degli impianti di riscaldamento. I consumi di questi edifici sono molto alti. In inverno per il riscaldamento il consumo medio è di 165 kWh/mq all’anno, con una spesa energetica media di 1.270 euro all’anno per un appartamento di 80 mq. In Italia gran parte degli edifici è di classe G o F. Ciò penalizza le famiglie anche a livello economico, con una spesa in bolletta 10 volte superiore a quella di un appartamento di classe A4.
Cosa significa per i consumatori la classe energetica?
Per i consumatori, la classe energetica è un modo semplice e rapido per confrontare l’efficienza energetica di diversi prodotti o edifici e scegliere quello più efficiente. Ciò si traduce in un risparmio sui costi energetici e in una riduzione dell’impatto ambientale. La classe energetica è importante anche per coloro che desiderano acquistare o affittare una casa. Dal 2013, è obbligatorio affiggere l’etichetta energetica sugli annunci di vendita e di affitto di case, in modo che i potenziali acquirenti o inquilini possano valutare l’efficienza energetica dell’edificio.
La classe energetica può influire significativamente sulle decisioni di acquisto dei consumatori. Dati recenti dimostrano che i consumatori sono sempre più attenti all’efficienza energetica quando acquistano un prodotto o una casa. Inoltre, molti governi hanno introdotto incentivi per promuovere l’acquisto di prodotti o edifici ad alta efficienza energetica, come tasse ridotte o sussidi per l’installazione di pannelli solari. Inoltre, la classe energetica può avere un impatto sul valore di rivendita di una casa. Infatti, le case con una classe energetica elevata possono essere vendute ad un prezzo più elevato rispetto a quelle con una classe energetica bassa, poiché offrono ai nuovi proprietari un risparmio sui costi energetici e un minor impatto ambientale.
Che cos’è la certificazione energetica degli edifici?
La certificazione energetica degli edifici è un documento che attesta l’efficienza energetica di un edificio. Questa certificazione viene rilasciata da un tecnico specializzato che esegue una serie di analisi e calcoli per determinare l’efficienza dell’edificio. La certificazione energetica degli edifici è un tema molto importante per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi energetici. Infatti, un edificio con una classe energetica elevata può ridurre significativamente i costi energetici a lungo termine e migliorare il comfort abitativo degli occupanti. Inoltre, l’utilizzo di edifici ad alta efficienza energetica può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra.
La certificazione energetica degli edifici è obbligatoria in molti paesi, tra cui l’Italia, e deve essere rinnovata periodicamente per mantenere la validità. Inoltre, la certificazione energetica è un documento che deve essere reso disponibile agli acquirenti o agli affittuari dell’immobile. Per ottenere la certificazione energetica di un edificio, è necessario contattare un tecnico specializzato nel campo dell’efficienza energetica. Una volta ottenuta la certificazione energetica, è possibile identificare le opportunità di miglioramento dell’edificio per aumentare la sua efficienza energetica. Ad esempio, è possibile installare infissi ad alta efficienza energetica, isolare le pareti e il tetto, sostituire gli impianti con quelli più efficienti e migliorare la ventilazione degli ambienti.