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La TV provoca il cancro: ultim’ora, la scoperta è drammatica | Se la guardi spesso corri dal medico

Calcio in tv (Depositphotos foto)

Calcio in tv (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Luce blu notturna e rischio tumori: uno studio indaga il legame con schermi e LED, una questione di sanità pubblica.

Nel mondo moderno, l’esposizione alla luce artificiale è onnipresente, specialmente nelle ore serali e notturne. Passiamo sempre più tempo davanti agli schermi di dispositivi elettronici – smartphone, tablet, computer e, naturalmente, la TV.

La nostra biologia è profondamente legata al ciclo naturale di luce e buio, che regola il nostro ritmo circadiano, l’orologio interno che influenza numerose funzioni corporee, dal sonno alla produzione di ormoni. L’esposizione alla luce artificiale durante la notte può interrompere questo ritmo naturale, e gli scienziati stanno esplorando se tale interruzione possa avere conseguenze a lungo termine per la salute.

In particolare, una componente dello spettro luminoso ha attirato l’attenzione dei ricercatori: la luce blu. Questa luce è emessa in abbondanza dagli schermi e dalle illuminazioni a LED ed è nota per il suo effetto nel sopprimere la produzione di melatonina, un ormone fondamentale che gioca un ruolo nel regolare il sonno e che si ritiene abbia anche proprietà antiossidanti e potenzialmente protettive contro alcune malattie.

È in questo contesto di indagine sui legami tra esposizione alla luce artificiale notturna, disturbi del ritmo circadiano e possibili rischi per la salute che si inserisce un recente studio, che ha esaminato una potenziale associazione tra l’esposizione alla luce blu nelle ore notturne e il rischio di sviluppare specifiche patologie oncologiche.

Una scoperta sulla luce notturna degli schermi e un potenziale rischio tumori

Un recente studio condotto da un team internazionale guidato dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) ha indagato un possibile legame tra l’esposizione alla luce artificiale nelle ore notturne e l’insorgenza di alcuni tipi di tumori. La ricerca si è focalizzata in modo particolare sulla luce blu, la cui esposizione notturna deriva da varie fonti, inclusi gli schermi dei dispositivi elettronici che utilizziamo frequentemente, come tablet, cellulari e anche i moderni TV basati su tecnologia LED.

I risultati dello studio, basato sull’analisi di dati medici ed epidemiologici di oltre 4.000 persone in diverse regioni spagnole, hanno evidenziato una potenziale associazione che richiede attenzione: i partecipanti che risultavano esposti ai livelli più alti di luce blu durante la notte mostravano un rischio maggiore – da 1,5 a 2 volte – di sviluppare, rispettivamente, tumori al seno (nelle donne) e tumori alla prostata (negli uomini) rispetto ai soggetti meno esposti a questa tipologia di luce nelle ore notturne.

Guardare la tv (Depositphotos foto)
Guardare la tv (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Il legame con il ritmo circadiano e l’importanza cruciale di ulteriori indagini

Gli scienziati ipotizzano che la ragione dietro questa potenziale associazione tra esposizione alla luce blu di notte e il rischio maggiore di tumori risieda nell’interferenza con il nostro ritmo circadiano. La luce, specialmente la luce blu, inibisce la produzione di melatonina durante la notte.

È fondamentale sottolineare, come indicato dagli autori stessi dello studio, che questo risultato evidenzia una potenziale associazione e solleva una questione di sanità pubblica importante, ma non stabilisce un rapporto di causa-effetto definitivo e provato.