Blackout storico in Spagna e Portogallo: milioni senza corrente in un evento senza precedenti, ecco cosa sta succedendo

Blackout (Pixabay foto) - www.energycue.it
Il più grave blackout dell’ultimo secolo ha paralizzato infrastrutture, trasporti e comunicazioni in Spagna e Portogallo. Le autorità ipotizzano un possibile ciberattacco mentre proseguono le indagini per chiarire le cause.
L’interruzione massiva: cosa è successo e quali sono le prime ipotesi
Poco dopo le 12:00 del 28 aprile 2025, la Spagna peninsulare e il Portogallo sono precipitati in un blackout totale che ha coinvolto milioni di cittadini. L’evento, definito da molti esperti come il peggior blackout della storia recente della penisola iberica, ha causato l’arresto improvviso di semafori, treni, aeroporti, reti mobili e persino l’ascensore di centinaia di edifici. Secondo quanto riportato da El País, le uniche aree risparmiate sono state le Isole Baleari e Canarie, grazie ai loro sistemi elettrici isolati.
Il gestore spagnolo Redeia ha dichiarato che la ripresa dell’energia è iniziata gradualmente da nord e sud, ma il processo di “energizzazione” della rete è estremamente complesso. Nel frattempo, l’Instituto Nacional de Ciberseguridad (INCIBE) sta analizzando la possibilità che l’interruzione sia stata causata da un ciberattacco, ipotesi presa in considerazione anche dal governo portoghese.
La reazione del governo è stata immediata: il presidente spagnolo Pedro Sánchez si è recato al Centro di Controllo di Red Eléctrica, mentre in Catalogna il presidente Salvador Illa ha convocato un gabinetto di crisi urgente.
Gli effetti sul trasporto, la sanità e la vita quotidiana
Le conseguenze si sono propagate rapidamente su tutte le principali infrastrutture. La rete ferroviaria Adif ha sospeso ogni servizio a causa della perdita di tensione, fermando tutti i treni in circolazione e bloccando le stazioni come Madrid-Atocha e Barcellona Sants. Anche le compagnie aeree sono state pesantemente colpite, con ritardi generalizzati negli aeroporti di Madrid-Barajas e Barcellona-El Prat.
Nonostante l’ampia portata del blackout, il sistema sanitario ha retto l’impatto grazie ai generatori di emergenza. Il Gregorio Marañón e l’Hospital 12 de Octubre a Madrid, ad esempio, hanno continuato a fornire assistenza critica senza interruzioni. Tuttavia, sono stati sospesi tutti gli interventi chirurgici non urgenti.
Nelle strade, la mancanza di semafori e segnaletica elettronica ha aumentato il rischio di incidenti, inducendo la Direzione Generale del Traffico (DGT) a chiedere alla popolazione di evitare l’uso dell’automobile se non strettamente necessario. Agenti di polizia sono stati dispiegati per regolare manualmente la circolazione nei punti più nevralgici.
Anche in Portogallo la situazione è apparsa caotica: interruzioni nella rete ferroviaria e nei voli a Lisbona, insieme a problemi alle telecomunicazioni, hanno amplificato il disorientamento generale.
Indagini in corso: tra vulnerabilità sistemiche e rischi di cyberattacchi

L’origine precisa dell’interruzione resta ancora oscura. Redeia e Red Eléctrica Nacional (REN), i principali operatori di rete in Spagna e Portogallo, collaborano con autorità governative e agenzie di sicurezza informatica per determinare le cause esatte.
Secondo fonti ufficiali, il fenomeno potrebbe essere il risultato di un’anomalia tecnica “a cascata” all’interno della rete di trasmissione elettrica. Tuttavia, le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza cibernetica non possono essere ignorate: in un contesto internazionale sempre più teso, un attacco informatico coordinato potrebbe spiegare la simultaneità e l’ampiezza dell’evento.
Il ministro portoghese Manuel Castro Almeida ha avanzato l’ipotesi che il blackout possa essere collegato a “un attacco contro l’infrastruttura critica europea”, aggiungendo che sono in corso contatti con altri Stati membri dell’Unione Europea per valutare eventuali correlazioni.
I tempi di ripristino completi restano incerti. Le autorità assicurano che i lavori per riportare l’intera rete alla normalità proseguiranno senza sosta, con particolare attenzione alla sicurezza di dati e infrastrutture, vulnerabili a ulteriori rischi.
Un blackout epocale: il futuro della sicurezza energetica in Europa
Questo blackout rappresenta un campanello d’allarme senza precedenti sulla fragilità dei sistemi elettrici integrati su scala continentale. Con l’aumento della digitalizzazione e della dipendenza dalle reti intelligenti (smart grids), la protezione delle infrastrutture critiche richiede strategie nuove e una cooperazione internazionale ancora più stretta.
La necessità di investire su reti più resilienti, sistemi di backup indipendenti e protocolli di sicurezza cibernetica avanzata appare oggi più urgente che mai. Gli eventi del 28 aprile 2025 saranno studiati a lungo dagli esperti, non solo per prevenire future crisi, ma anche per progettare un modello energetico più sicuro e adattabile alle minacce del XXI secolo.
Mentre la penisola iberica lentamente riaccende le sue luci, rimane forte l’impressione di aver vissuto un’anteprima concreta delle vulnerabilità globali che accompagneranno la transizione energetica digitale.