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Pensione troppo bassa, se hai lo SPID ti spetta un aumento | Accedi subito al sito dell’INPS: non lo sa praticamente nessuno

INPS nuovo sussidio maggio 800 euro

Arriva un nuovo aiuto dall'INPS di 800 euro - Energycue.it (DepositPhoto)

Come aumentare l’importo della tua futura pensione, ti spieghiamo tutto quello che puoi fare con dei semplici passaggi.

La pensione rappresenta un pilastro fondamentale per la sicurezza economica durante la vecchiaia, ma il suo importo finale dipende strettamente dalla continuità e dall’ammontare dei contributi versati durante l’intera vita lavorativa.

Queste interruzioni nell’attività lavorativa comportano inevitabilmente anche delle pause nella contribuzione previdenziale. Ogni periodo non coperto da versamenti obbligatori può incidere negativamente sull’anzianità contributiva maturata e, di conseguenza, sull’importo dell’assegno pensionistico che si riceverà una volta raggiunti i requisiti per il ritiro dal lavoro.

Per chi desidera mitigare questo rischio e assicurarsi una pensione più consistente in futuro, o semplicemente raggiungere i requisiti minimi per andarci, è importante sapere che esistono degli strumenti offerti dall’ente previdenziale per gestire attivamente la propria posizione contributiva e colmare eventuali “buchi”.

Si tratta di opportunità pensate per permettere ai lavoratori di intervenire personalmente sul proprio percorso previdenziale, garantendo che le interruzioni nella carriera lavorativa non si traducano necessariamente in un assegno pensionistico insufficiente o troppo basso al momento del pensionamento.

La soluzione INPS per non avere una futura pensione troppo bassa: i contributi volontari

Per affrontare il problema delle interruzioni contributive e il rischio di una pensione futura ridotta, l’INPS mette a disposizione dei lavoratori un’opzione strategica: i contributi volontari. Non si tratta di un bonus o di un aumento automatico concesso sulla pensione che si sta già ricevendo per il solo fatto di averla bassa, ma di uno strumento che permette al lavoratore di agire in prima persona per migliorare la sua posizione previdenziale.

I contributi volontari consistono in versamenti che il lavoratore sceglie di effettuare autonomamente all’INPS per coprire quei periodi in cui non ha svolto attività lavorativa e, quindi, non ha versato contributi obbligatori. L’obiettivo è duplice: da un lato, mantenere la continuità contributiva e facilitare così il raggiungimento dei requisiti (anagrafici e/o contributivi) per la pensione di vecchiaia o anticipata; dall’altro, e questo è un aspetto cruciale per chi teme una pensione “troppo bassa”, aumentare l’importo della futura prestazione pensionistica grazie all’incremento dell’anzianità contributiva.

Illustrazione di un documento INPS (Depositphotos)
Illustrazione di un documento INPS (Depositphotos FOTO) – www.energycue.it

Come si richiede l’autorizzazione e perché conviene versare

Per poter effettuare i versamenti volontari, è necessario ottenere una specifica autorizzazione preventiva da parte dell’INPS. Questo passaggio è fondamentale e senza l’approvazione dell’Istituto, i versamenti non verrebbero riconosciuti ai fini pensionistici. La domanda di autorizzazione può essere presentata con diverse modalità, rendendo l’accesso piuttosto agevole.

Tra le opzioni disponibili, c’è quella di presentare la domanda Online direttamente sul portale INPS via web, per accedere ai servizi online dell’INPS, come la domanda per i contributi volontari, è necessario utilizzare credenziali di sicurezza riconosciute, tra cui lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). 1 È anche possibile presentare la domanda tramite l’app INPS Mobile o rivolgendosi a un patronato o intermediario abilitato.