“Legalizziamo le armi come negli USA”: ULTIM’ORA, svolta epocale in Italia | Ogni persona avrà la propria in casa

L'Italia potrebbe prepararsi ad una svolta epocale - Energycue.it (DepositPhoto)
L’Italia potrebbe ben presto prendere sempre di più le sembianze degli USA. Stavolta il caldissimo argomento riguarda le armi: cosa succede.
Negli USA il diritto a possedere armi è sancito direttamente dalla Costituzione. Il Secondo Emendamento, adottato nel 1791, afferma che essendo necessaria alla sicurezza di uno stato libero una milizia ben organizzata, non sarà violato il diritto del popolo di detenere e portare armi. Il principio negli anni è stato interpretato come garanzia individuale.
Per questo ancora oggi è radicato all’interno della cultura americana nata dalla diffidenza verso il potere centrale e dalla volontà di autodifesa. La legittimazione culturale delle armi affonda le radici nella storia stessa del Paese. Del resto durante la Guerra d’Indipendenza i cittadini combattevano con le proprie armi personali.
Dopo la nascita del Paese, in un territorio vasto e spesso isolato, possedere un’arma era considerato essenziale per difendersi, cacciare e sopravvivere. Questa mentalità è sopravvissuta fino ad oggi, soprattutto nelle zone rurali. Dal punto di vista legislative queste sono regolate sia a livello federale che statale.
Al tempo stesso non esiste una normativa unificata nazionale. Alcuni Stati applicano leggi molto permissive, altri impongono restrizioni più severe. La Corte Suprema ha ribadito più volte il diritto individuale di possesso. Ora però l’Italia potrebbe percorrere la stessa strada degli USA, scopriamo cosa c’è di vero.
Armi legali anche in Italia? Tutta la verità: cosa bisogna sapere
Sui social capita spesso di imbattersi in commenti che accendono discussioni accese. Questo accade specialmente quando si toccano temi delicati come la sicurezza, gli animali e le armi. Un tweet pubblicato dall’utente Carlo Figà Talamanca su X ha sollevato un confronto curioso. Questo riguarda quale tra le razze canine considerate pericolose e la regolamentazione delle armi da fuoco.
L’argomento, già di per sé divisivo, diventa ancor più spinoso quando si tenta di tracciare parallelismi tra due mondi così diversi. Nel messaggio si legge che stando alcuni utenti la responsabilità di eventuali aggressioni canine ricadrebbe più sui proprietari che sull’aggressività intrinseca dell’animale. La risposta dell’utente però ha provocato non pochi dibattiti.

La provocazione di un utente, armi legali anche in Italia: scoppia la polemica
L’utente in questione ha sottolineato quindi che se il problema non è l’oggetto, sia esso un cane potente o un’arma letale, ma chi lo possiede e lo gestisce, allora perché non applicare la stessa logica anche al possesso delle armi. Il profilo X ha quindi suggerito di legalizzarle rilasciando ai possessori dei patentini.
Questa provocazione non è passata inosservata, proprio perché tocca due nervi scoperti del dibattito pubblico. Da una parte troviamo la gestione di cani potenzialmente pericolosi e la legittimità del possesso di armi, temi che in Italia fa scaldare gli animi. Quella che però è una provocazione social non ha trovato riscontro nelle sedi opportune ed in Italia servirà ancora il porto d’armi per possederne una.