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Pignoramenti aboliti, per chi ha debiti è un giorno storico | Da oggi non rischiano più nulla: la Legge è ufficiale

Coppia felice con casa e soldi (Depositphotos foto)

Coppia felice con casa e soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Arriva una nuova tutela per i debitori: cambia la regola sul pignoramento della prima casa, cosa c’è da sapere. 

In un periodo in cui l’incertezza economica è diventata quasi la norma, ogni piccola svolta che riguarda la casa finisce per avere un peso enorme. L’abitazione non è solo un tetto sopra la testa. È famiglia, è stabilità, è – insomma – il centro della vita quotidiana di tantissime persone. E quando si parla di leggi che potrebbero toccarla, anche solo di striscio, l’attenzione si alza di colpo.

Negli ultimi anni ci sono stati vari tentativi di rivedere le regole del gioco, soprattutto nei casi in cui i debiti non riguardano banche o finanziarie, ma cose più “di casa”, come appunto le spese condominiali. Un terreno scivoloso, in cui i diritti di chi non ce la fa a pagare si scontrano con quelli – altrettanto legittimi – di chi aspetta quei soldi per far quadrare i conti del condominio.

Il tema del pignoramento è uno di quelli che tornano ciclicamente sul tavolo. Per molti è l’estrema difesa, il limite da non superare. Le norme cambiano, si aggiornano, a volte si ammorbidiscono, ma la paura di perdere casa per un debito resta viva in chi vive con poco.

E allora ecco che tornano le proposte di legge mirate proprio a mettere dei paletti più precisi, per evitare che situazioni difficili finiscano in tragedia. Il punto è proteggere chi davvero non ha alternative, e allo stesso tempo non togliere strumenti a chi, tipo gli amministratori di condominio, deve comunque far girare la macchina.

Che cosa prevede la nuova regola e dove si applica

Tra le modifiche spuntate nel Decreto Legge n. 34 del 30 marzo 2023 (modificato ad aprile 2025), ce n’è una che sta facendo parecchio parlare. Come riportato da Il Giornale, un emendamento ha fissato una soglia minima: sotto questa cifra, non si può procedere col pignoramento della prima casa per debiti legati al condominio.

La misura, pur se pensata per proteggere i più deboli, apre anche a qualche effetto collaterale. Tipo il rischio che aumentino le morosità o la difficoltà, per gli amministratori, di far quadrare i conti quando mancano troppi pagamenti. Un equilibrio tutto da vedere col tempo. Ma qual è la soglia e a chi è rivolta la misura?

Incentivo casa (Freepik foto)
Incentivo casa (Freepik foto) – www.energycue.it

Chi è protetto e quali sono le condizioni da rispettare

L’idea è quella di dare una mano a chi si trova in situazioni difficili: famiglie in crisi, over 75, chi ha una disabilità riconosciuta o dipende da dispositivi medici elettrici, oppure chi è in condizioni di disagio economico certificato. La soglia minima riguarda i debiti inferiori a 5000 euro nei confronti del condominio. Ma occhio: il debito non sparisce. Va comunque saldato. Il condominio, infatti, può ancora muoversi per recuperare le somme, magari tramite un decreto ingiuntivo o iscrivendo un’ipoteca giudiziale, come prevede l’art. 2818 del Codice Civile.

Quello che cambia è che, finché il debito resta sotto quella soglia, non si può più arrivare all’esproprio dell’abitazione principale. Il blocco scatta solo se quella casa è l’unica di proprietà, non è una villa di lusso e, cosa importante, è anche la residenza anagrafica della persona. Quindi, insomma, si parla di casi ben precisi, niente scappatoie.