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Patate, se le mangi così commetti un suicidio | Fai prima ad ingerire il cianuro: è la morte più straziante di tutte

Patate

Perché non dovresti mai consumare queste patate? (Canva-Depositphotos foto) - www.energycue.it

Non mangiare mai le patate in questo stato. Gli esperti lo sconsigliano totalmente. Le conseguenze per la salute potrebbero rivelarsi irreparabili

Le patate sono tra gli alimenti più indicati per il benessere della salute, in quanto ricche di nutrienti essenziali, quali carboidrati complessi, in grado di fornire energia, fibre, che favoriscono la digestione e aumentano il senso di sazietà.

E come non menzionare la Vitamina C, che risulta essere fondamentale per il sistema immunitario, oltre che altamente favorevole per l’assorbimento del ferro, così come il potassio, in grado di fornire un determinante aiuto alla pressione sanguigna e al funzionamento dei muscoli.

La versatilità di un simile prodotto garantisce di provare numerose combinazioni in cucina, riuscendo ad ottenere ricette sane e gustose per differenti evenienze, usufruendo di numerose preparazioni, quali al forno, fritte, lesse, bollite e molto altro.

Come ogni altro alimento, la prudenza deve sempre rappresentare il principio fondamentale. Dunque, si consiglia di non eccedere nelle porzioni, soprattutto se la preparazione delle patate prevede passaggi quali frittura o condimento eccessivo.

Evita assolutamente questi cibi

Esistono dei cibi la cui ingestione viene totalmente sconsigliata dagli esperti, a patto che il trattamento e la preparazione vengano seguiti da mani abili, che conoscono i segreti della conservazione, del condimento e della cottura degli stessi. E non stiamo parlando di cibi letali per natura o che potrebbero provocare disagi nei soggetti che soffrono di intolleranze o allergie, come nel caso dei latticini o della frutta secca, bensì prodotti che, in linea di massima, fanno parte delle nostre abitudini culinarie quotidiane o, quantomeno, settimanali, risultando veri e propri punti cardine sulle nostre tavole.

A dirla tutta, nella speciale classifica pubblicata da Il Forchettiere, che include i 10 cibi potenzialmente più pericolosi da ingerire, non mancano presenze che risulteranno essere del tutto nuove per i palati nostrani, come i Sannakji, piatto tipico coreano. In cosa consiste? Si tratta di pesce crudo, specificamente un nakji, ossia una specie di polpo molto piccola, che viene servito dopo esser stato tagliato, mentre l’animale è ancora in vita, e condito con l’utilizzo di sesamo e salsa di soia. La caratteristica che rende questo cibo unico, ma anche molto pericoloso, è il fatto che i tentacoli continuino a muoversi e a dimenarsi; allo stesso modo, le ventose risultano essere ancora attive, alimentando il rischio che le stesse, attaccandosi alle pareti della gola, provochino il soffocamento. E si tratta di un’eventualità già verificatasi.

Patate
Preparazione delle patate (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Le porti sempre in tavola, ma…

Ma, come dicevamo pocanzi, rientrano in questa lista anche prodotti che i consumatori italiani sono soliti scegliere per deliziare i propri commensali. A partire dalle uova, per le quali c’è veramente la possibilità di sbizzarrirsi nella preparazione, potendo usufruire della cottura al tegamino, alla coque, strapazzate, sode, servendole come frittate o come omelette. Molti, tuttavia, si ostinano a consumarle da crude, facendo affidamento sui benefici che un simile alimento potrebbe produrre sulla propria salute; la realtà è che un simile gesto rischia soltanto di portare all’ingestione del batterio della salmonella, causa di dolori articolari, febbre, disordini gastrointestinali e diarrea, richiedendo l’intervento di un medico nei casi più gravi.

Rientra in questa particolare lista, di prodotti frequentemente consumati, ma in merito ai quali è necessaria una meticolosa attenzione nel processo di preparazione, anche le patate, che risultano essere ricche di glicoalcaloidi; per questo, lasciare delle patate per un periodo prolungato esposte alla luce del sole, consumandola quando il tubero non risulterà più essere freschissimo, potrebbe portare a sviluppare sintomi particolarmente disagianti, quali crampi, mal di testa, diarrea, ma in alcuni casi estremamente seri addirittura il coma o la successiva morte. E’ sufficiente una dose compresa tra i 3 e i 6 milligrammi per chilo per condurre ad un simile destino.