Cellulare, se hai quest’applicazione ti spiano sempre: conoscono tutti i tuoi segreti | Non dire più queste parole vicino al telefono

Smartphone e pericoli (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Allarme privacy: qualcuno ci ascolta ogni giorno, pure mentre dormiamo; ecco cosa devi fare per tutelarti.
Siamo sempre più circondati da dispositivi che ci aiutano in tutto: rispondono alle domande, gestiscono le nostre attività, ci ricordano cosa fare. Ma in tutto questo, ci chiediamo mai davvero che fine fanno le nostre parole? La verità è che, spesso, non ci pensiamo proprio.
Viviamo in una specie di comfort digitale dove tutto è semplice e veloce. Ma dietro quella semplicità si nascondono meccanismi complessi che, senza rendercene conto, coinvolgono anche la nostra vita privata. A volte ci fidiamo così tanto degli strumenti che usiamo ogni giorno da dimenticarci quanto possano sapere di noi.
Non si tratta di fare allarmismo, ma di prendere coscienza. Perché ogni clic, ogni comando vocale, ogni ricerca potrebbe attivare qualcosa che ascolta. E non è solo una questione tecnica: si tratta di comprendere cosa accade dietro le quinte delle tecnologie che ci sembrano innocue.
Non è solo scegliere se usare un certo dispositivo o meno. È sapere cosa fa quando non lo stiamo guardando. Solo così possiamo davvero difendere le nostre informazioni da usi indesiderati o fuori dal nostro controllo.
Come viene registrato e salvato ciò che diciamo
Come spiegato da Mistergadget.tech, quando diciamo “Ehi Google” attiviamo una funzione che implica, per forza di cose, un ascolto costante. Il sistema deve sentire per poter reagire. È lo stesso principio usato da altri assistenti vocali come Alexa: se rispondono, è perché stavano già ascoltando. Ecco perché non dovresti più dire ad esempio cosa vorresti comprare, perché poi verresti tempestato di pubblicità.
Il punto critico è che a volte questi dispositivi si attivano senza che ce ne accorgiamo. Basta un suono simile, una parola detta per caso, e si avviano da soli. Da lì partono le registrazioni non richieste, che finiscono in automatico in cartelle sul nostro telefono o altro dispositivo. E non tutti sanno che quelle registrazioni possono essere viste e gestite manualmente.

Come evitare che ci ascolti sempre
Per avere più controllo, si può accedere alla sezione “Le mie attività di Google”. Da lì, andando su “Gestione attività” e poi su “Attività vocale e audio”, possiamo vedere tutto quello che è stato salvato. E se vogliamo, possiamo anche disattivare l’ascolto, o cancellare le registrazioni.
Va comunque chiarito che, anche con l’ascolto disattivato, ogni volta che usiamo i comandi vocali Google registra ciò che diciamo, perché serve per elaborare la risposta. Tuttavia, possiamo sempre entrare nelle impostazioni, ascoltare ciò che è stato registrato, decidere se cancellarlo subito oppure impostare l’eliminazione automatica ogni tot mesi. In alternativa, si può bloccare del tutto questa funzione, anche se ciò limita alcune funzionalità dei dispositivi.