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“C’è un lassativo nella busta”, partita la ‘denuncia’: il celebre supermercato ha venduto il prodotto contaminato | Costretto a intervenire il Ministero della Salute

Donna sul water (Depositphotos foto)

Donna sul water (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Controlli straordinari al supermercato: scatta l’allarme e il conseguente richiamo per un prodotto sospetto.

Comprare qualcosa al volo al supermercato è un gesto normale, quasi automatico. Prendi la confezione, guardi al massimo la data di scadenza e via. Ti fidi dei marchi che conosci, dei controlli, della filiera… insomma, mica pensi possa esserci qualcosa che non va. Eppure, ogni tanto succede l’imprevisto, e allora tocca fermarsi un attimo.

Quando c’è anche solo un dubbio sulla sicurezza di un alimento, si muovono subito tutti: aziende, enti, ministeri. Partono analisi su analisi, verifiche, comunicati. È un sistema che deve girare velocemente, per non lasciare scoperto nessuno. E ogni passaggio, dal laboratorio fino allo scaffale, viene controllato, testato, rifatto mille volte se serve.

Poi c’è un’altra cosa: la trasparenza. È fondamentale. I consumatori devono sapere subito se c’è qualcosa che non va. Per questo si pubblicano richiami ufficiali, avvisi, segnalazioni. È un modo per proteggere chi compra e per mantenere un rapporto di fiducia che, diciamocelo, è difficile da ricostruire una volta rotto.

Se poi la storia finisce su scala nazionale, cambia tutto. Non è più il problema di un piccolo lotto sfortunato, ma un segnale forte. Tipo dire: “Ehi, abbiamo tutto sotto controllo”. E anche questo, volendo, è un messaggio importante. Anzi, fondamentale.

Cosa devono fare i consumatori

Per sicurezza — anzi, per stare super tranquilli — l’azienda ha chiesto a chiunque avesse comprato questo prodotto di non berlo. Meglio riportarlo dove è stato acquistato, così da ottenere un rimborso o una sostituzione. Il richiamo ufficiale è stato pubblicato l’8 aprile 2025.

La comunicazione ufficiale è stata pubblicata sul sito del Ministero della Salute. Ma di quale prodotto si tratta? E soprattutto perché è stato richiamato? Vediamo tutti i dettagli e i lotti corrispondenti che dovrete controllare di possedere.

Il prodotto richiamato (Ministero della Salute foto)
Il prodotto richiamato (Ministero della Salute foto) – www.energycue.it

Il prodotto richiamato

Negli ultimi giorni, il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo che riguarda il tè Earl Grey bio firmato Blue Hill Teas & Infusions. Dopo alcune analisi, è saltato fuori che c’era una quantità di antrachinone — una sostanza con effetto lassativo — oltre i limiti consentiti per il tè.

I prodotti coinvolti? Le confezioni da 36 grammi (20 filtri) con i numeri di lotto EG302, EG305, EG306, EG401, EG402, EG403, EG501 ed EG502. Le scadenze vanno dal 28 settembre 2025 fino al 28 febbraio 2027. Il tè era stato confezionato da Il Ponte Società Cooperativa Sociale arl nello stabilimento di Schio, in provincia di Vicenza.