Detersivi, stai alla larga da questi marchi | Altro che ipoallergenici: se li sfiori per sbaglio resti stecchito

Illustrazione di alcune bustine di detersivo (pixabay FOTO) - www.energycue.it
Alcuni detersivi sono ottimi, tanti altri sono da evitare. Purtroppo sono davvero pochi quelli che fanno al caso nostro.
I prodotti ipoallergenici sono pensati per chi ha la pelle sensibile o tende a reagire male a certi ingredienti. Sono formulati in modo da ridurre al minimo il rischio di allergie, anche se, va detto, non esiste niente che sia sicuro al 100% per tutti.
Occhio però a non confondere: ipoallergenico non vuol dire che non potrai mai avere una reazione. Significa solo che le probabilità sono molto più basse rispetto ai prodotti normali. Un piccolo dettaglio che spesso si dimentica.
Se vuoi andare sul sicuro, ti consiglio sempre di leggere bene l’etichetta (l’INCI, per capirci) e controllare che non ci siano ingredienti noti per dare fastidio. È un po’ noioso all’inizio, ma poi ti abitui a riconoscere subito cosa evitare.
Ultima cosa: non tutti i prodotti “ipoallergenici” sono certificati da test ufficiali. Alcune aziende fanno controlli seri, altre un po’ meno. Quindi, se hai dubbi, meglio scegliere marchi trasparenti che spiegano bene cosa c’è dentro.
Quando il profumo inganna
Quante volte scegliamo un detersivo o un ammorbidente solo perché ci piace il profumo o perché sull’etichetta c’è scritto “ipoallergenico”? Io lo ammetto, lo faccio spesso. Però, a quanto pare, dietro quelle confezioni belle e rassicuranti si nascondono un bel po’ di insidie. Un nuovo test francese, fatto dall’associazione di consumatori Que Choisir, ha riacceso i riflettori su un problema serio: dentro ai prodotti che usiamo tutti i giorni (anche quelli pensati per le pelli delicate) ci sono ancora troppi ingredienti che possono provocare allergie.
Il problema è che le allergie ai profumi e ad altre sostanze chimiche sono in aumento, eppure sulle etichette le informazioni non sono sempre chiare. Anzi, spesso sono scritte in caratteri minuscoli o messe in fondo, come se non volessero farti capire bene cosa ti stai mettendo addosso. Se poi usiamo questi prodotti per anni, giorno dopo giorno, il rischio di reazioni della pelle o problemi respiratori diventa tutt’altro che trascurabile.

Che cosa hanno scoperto?
Il test di Que Choisir ha messo sotto la lente 60 prodotti tra detersivi, ammorbidenti, detersivi per i piatti e detergenti per la casa. L’obiettivo era capire non solo quanti profumi allergizzanti ci sono davvero dentro, ma anche quanto sono oneste le etichette. Spoiler: molte etichette non dicono tutta la verità. Gli esperti hanno cercato ben 57 sostanze, di cui 26 già regolamentate (cioè che per legge dovrebbero essere indicate se superano certe dosi) e altre 31 che, magari, verranno vietate in futuro.
E i risultati? Non proprio incoraggianti. Tantissimi prodotti, compresi quelli venduti come “speciali” tipo ipoallergenici, avevano dosi di profumi allergizzanti superiori ai limiti di legge. Su 18 prodotti pensati per pelli sensibili, ben quattro superavano di gran lunga i livelli consentiti.