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Pensione di reversibilità cancellata per sempre | Vedove italiane nello sconforto: dovranno tornare a lavorare

Donna triste e soldi

Donna triste e soldi (Canva-Depositphotos foto) - www.energycue.it

Arriva l’ennesima mazzata per i cittadini? Anche questo trattamento pensionistico sarà soggetto ad un radicale rivoluzionamento

La pensione di reversibilità rappresenta un trattamento previdenziale che viene garantito ad alcune specifiche categorie di soggetti, nel momento in cui il titolare originario di tale agevolazione viene a mancare.

Per questo la stessa viene garantita al coniuge o al partner, a patto che questo sia unito civilmente al deceduto, al coniuge separato o divorziato, ai figli minorenni, se presenti, ma anche ai figli maggiorenni inabili.

Oltre ciò ad essere coinvolti nella misura sono anche i genitori inabili o che hanno già superato l’età di 65 anni, fratelli e sorelle inabili, esclusivamente se non coniugati e se precedentemente al decesso del titolare a carico fiscale dello stesso soggetto.

Per quanto concerne i figli, inoltre, è doveroso precisare che tra i potenziali beneficiari ci sono anche i figli fino a 21 anni di età, che dovranno necessariamente figurare come studenti e come a carico fiscale dei genitori. Ma anche i figli fino a 26 anni, qualora gli stessi siano iscritti ad un corso universitario, oltre che risultare, ovviamente, a carico della propria madre e del proprio padre.

La sconvolgente ipotesi di cancellazione

I beneficiari della pensione di reversibilità sono soliti porsi un fondamentale quesito, che riguarda la perdita del medesimo trattamento pensionistico. Non si tratta, infatti, di una misura che risulta essere immutabile nel tempo, in quanto esiste la possibilità che la stessa risulti soggetta alla revoca, dunque alla sospensione totale del beneficio, o in alternativa alla riduzione, che prevede la decurtazione dell’importo precedentemente stabilito. Tale disposizione varia in base allo stato, nonché alle condizioni del soggetto che ne aveva precedentemente diritto. La revoca avviene generalmente quando il coniuge rimane vedovo e viene riabilitata unicamente in presenza dell’eventualità di nuove nozze.

Tra i casi che comportano la revoca di tale trattamento pensionistico, prettamente destinato ai superstiti, ci sono le nuove nozze del coniuge superstite, le circostanze riguardanti i figli a carico, quando gli stessi o compiono 26 anni e terminano gli studi, o quando prima dei 21 anni di età interrompono gli studi per intraprendere un percorso lavorativo. Ma vale la pena attenzionare anche i casi in cui i fratelli o le sorelle del precedente beneficiario, che non sono coniugati, convolano a nozze, oltre all’ottenimento da parte dei legittimi titolari della misura di un ulteriore trattamento pensionistico. In determinate situazioni, tuttavia, anche la pensione di reversibilità può essere soggetta a ripristino.

Pensione di reversibilità
Illustrazione della pensione di reversibilità (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Quando può scattare la riduzione?

La pensione di reversibilità, come abbiamo precedentemente accennato, non sempre viene erogata al tetto massimo risultante dall’assegno pensionistico che veniva garantito al precedente legittimo proprietario. Ciò può accadere, per esempio, quando non ci sono figli minori o inabili a carico fiscale del coniuge vedovo, che potrà beneficiare unicamente del 60% rispetto all’assegno originario.

Ma la riduzione può avvenire anche nel corso del tempo, nello specifico caso in cui il titolare percepisce già redditi propri differenti rispetto al trattamento ai superstiti in questione, ma anche nei casi in cui i figli del titolare o gli inabili a suo carico fiscale, superano i limiti di età o le condizioni di disabilità stabilite.