Olio extravergine di oliva, questo è il peggiore in assoluto | Lo usano tutti ma è pietoso: va evitato come il colera

Olio EVO (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Scopri perché un olio con queste caratteristiche tremende può rovinare i tuoi piatti e come scegliere quello giusto.
Quando si parla di olio extravergine di oliva, tutti pensano subito a qualcosa di genuino, sano e perfetto per ogni piatto. D’altronde, chi non ha una bottiglia di extravergine a casa? Però scegliere un buon olio non è proprio così immediato come sembra… anzi.
Spesso ci facciamo ingannare da quello che vediamo al supermercato: confezioni belle, nomi famosi e prezzi stracciati. Il problema è che dietro un’etichetta accattivante può nascondersi un prodotto che di “extravergine” ha solo il nome, e che rischia di rovinare più di una ricetta.
Un vero extravergine si riconosce da tante caratteristiche differenti e importanti. Ma chi va più ad annusare o assaggiare prima di comprare? Quasi nessuno. Così finiamo per mettere nel carrello oli che non valgono molto.
Sapere quali dettagli osservare è fondamentale se vogliamo evitare di spendere soldi per qualcosa che non rende giustizia alla nostra cucina. E no, non basta leggere “100% italiano” sull’etichetta, purtroppo. Cosa dobbiamo cercare quindi in un buon olio? Ma soprattutto, quali caratteristiche dobbiamo evitare come il colera?
Come riconoscere un olio extravergine di qualità
Allora, partiamo dal colore: un olio extravergine fatto bene ha una tinta che va dal verde intenso al verde dorato. Questo colore carico è il segnale che le olive erano fresche e sane. Anche il profumo dice tanto. Un buon olio deve avere un odore fruttato, vivace, magari un po’ erbaceo.
Al palato invece deve dare una sensazione viva, con una leggera nota amara e quel pizzicorino che ti fa capire che è fresco. Non meno importante, la trasparenza: un olio extravergine appena fatto è leggermente velato. Ma quali caratteristiche presenta invece un olio di pessima qualità?

L’olio peggiore che puoi trovare
Secondo quanto riporta Memento, l’olio da evitare assolutamente è quello che si presenta molto giallo e troppo trasparente. Nonostante a prima vista possa sembrare più leggero o invitante, in realtà è sintomo di olive troppo mature, lavorate male o raccolte in ritardo.
Il risultato? Un olio senza carattere, insipido e povero di sostanze buone. Niente profumo intenso, niente sapore deciso: solo una bottiglia che non vale il suo prezzo. Ecco perché conviene sempre scegliere oli più verdi e profumati, che sono una vera garanzia di qualità. Con queste tipologie di oli porti in tavola non solo la bontà, ma anche il benessere.