Roby Facchinetti, ultim’ora straziante: “Non ce la faccio a parlarne” | La moglie è svenuta per il troppo dolore

Roby Facchinetti, il peso di un evento traumatico che lacera l’anima e che ha avuto conseguenze strazianti. 

Ci sono racconti che non hanno bisogno di effetti speciali per lasciare un segno. Basta uno sguardo che si abbassa, una voce che si spezza, e capisci che stai per ascoltare qualcosa che va ben oltre la solita intervista.

Quando un personaggio pubblico sceglie di togliersi la corazza e lasciarsi attraversare dalle esperienze, quelle vere, allora succede qualcosa. Un attimo sospeso. Ed è lì che tutto cambia. A volte succede in TV, mentre ti aspetti il solito siparietto, che invece arrivi un momento così sincero da farti dimenticare le telecamere.

Perché la vita vera irrompe, senza chiedere permesso. E quando lo fa, lascia un silenzio strano, pieno di rispetto. Ecco, è proprio in quei silenzi che si nasconde la forza più grande: quella di chi ha sofferto e ora prova, con fatica, a raccontarlo.

Ci sono esperienze che ti marchiano, anche se non si vedono. Ti restano attaccate addosso come un vestito cucito troppo stretto. E non importa quanta strada hai fatto, quanti sogni hai realizzato, quando succede una cosa così… be’, la vita ti si ribalta.

Un dolore immenso

E tu cambi. Punto. Ti alzi lo stesso ogni mattina, ma non sei più esattamente la persona di prima. È come se ti si rompesse qualcosa dentro. Parlarne, poi, è tutta un’altra storia. È come riaprire una ferita che non si è mai davvero chiusa.

Non bastano mesi, né anni, per trovare le parole giuste. A volte non esistono nemmeno. Eppure qualcuno trova il coraggio. Non per farsi vedere forte, ma per condividere un dolore che – forse – diventa un po’ più leggero se viene detto ad alta voce. O almeno ci si prova.

Il racconto in diretta che ha lasciato il pubblico senza parole

È successo a Verissimo, proprio qualche giorno fa. Roby Facchinetti, davanti a Silvia Toffanin, ha raccontato uno degli episodi più spaventosi della sua vita. Parole misurate, ma cariche di tensione. “Non ce la faccio a parlarne” ha detto, con gli occhi bassi. Poi, pian piano, ha aperto quel cassetto della memoria. Due anni fa, lui e sua moglie sono stati aggrediti in casa. Una rapina vera, non da film. Lui con una pistola puntata alla gola. Lei che sviene dalla paura. E uno dei rapinatori, pronto a sparargli alle gambe. “Continuavo a colpirlo, d’istinto” ha detto. “Quello che era con mia moglie si è spaventato ed è scappato”.

I colpevoli? Mai trovati. Il caso è stato chiuso appena un mese fa. “Da quel giorno”, ha aggiunto Facchinetti, “tutto è diverso. La nostra normalità è cambiata per sempre”. È stato un momento toccante, difficile persino da guardare in TV. Un frammento di verità nuda, che ha lasciato tutti senza parole.