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Sorpresa in busta paga, da questo mese scatta l’aumento | 130€ in più direttamente sul conto: maxi regalo nell’uovo di Pasqua

Illustrazione di una busta paga (Depositphotos)

Illustrazione di una busta paga (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

Arriva probabilmente un aumento in busta paga che farà felici un sacco di persone. Un piccolo aumento che darà qualche soddisfazione!

Quando si parla di aumenti in busta paga, l’orecchio si drizza subito. È una di quelle notizie che fa sempre piacere, anche solo a sentirla. Ma non è sempre chiaro da dove arrivino questi aumenti o se siano davvero “soldi in più” o semplicemente ricalcoli.

A volte si tratta di rinnovi contrattuali: sindacati e aziende si accordano per adeguare gli stipendi al costo della vita. Altre volte, invece, entrano in gioco bonus fiscali o detrazioni, che fanno crescere il netto in busta anche se il lordo resta uguale.

Ci sono poi i casi in cui gli aumenti derivano da scatti di anzianità o premi di produzione. In quei casi, ovviamente, dipende molto dall’azienda e dal settore in cui si lavora. Insomma, non è una regola uguale per tutti.

L’importante è leggere bene la busta paga e capire cosa è cambiato davvero. Perché a volte l’aumento è momentaneo o legato a una misura temporanea. Ma quando invece è stabile… beh, allora sì che si può festeggiare!

“Leggeri” aumenti in arrivo…

Ogni volta che si sente parlare di aumenti in busta paga, un piccolo sorriso ci scappa, ammettiamolo. Ma poi arriva la solita domanda: “Sì, ma quanto?” Perché tra cifre lorde, arretrati, percentuali e inflazione che galoppa, capire se questi soldi in più faranno davvero la differenza è tutto un altro discorso. E anche stavolta, per il comparto scuola, le aspettative erano alte… ma i risultati non convincono tutti.

La trattativa per il rinnovo del contratto 2022-2024 è ancora in corso all’Aran, e coinvolge oltre un milione di lavoratori tra docenti, ATA, personale universitario e della ricerca. Insomma, una fetta enorme della pubblica amministrazione. I sindacati sono tornati al tavolo con richieste precise, ma anche con molte perplessità.

Illustrazione di una busta paga (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Illustrazione di una busta paga (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Cosa sta succedendo?

Gli aumenti medi annunciati si aggirano sui 150 euro lordi al mese per i docenti, 130 per il personale ATA, 142 per chi lavora all’università, 211 negli enti di ricerca e 174 nell’Afam (Alta formazione artistica e musicale). Secondo l’Aran, si parla di un incremento medio del 6%. Ma già qui si sollevano i primi dubbi in quanto, le risorse, sono quelle già previste dalle leggi di bilancio, ma servirebbero altri fondi per stare davvero al passo con i bisogni del settore. 

Guardando al futuro, invece, la Legge di Bilancio ha già messo da parte risorse per i prossimi contratti: 5,5 miliardi dal 2027 e oltre 6 miliardi dal 2030, con aumenti percentuali graduali. Ma la vera domanda è: arriveranno abbastanza in fretta da fare la differenza? O sarà la solita rincorsa tra stipendi che crescono di poco e prezzi che corrono molto di più? Intanto, il contratto 2022-2024 è ancora da chiudere…