“Aumento di 5€ a pacchetto”: Sigarette, scatta l’aumento killer | Per i fumatori è il giorno più triste della vita

Illustrazione delle cicche di alcune sigarette (Pixabay FOTO) - www.energycue.it
Il prezzo dei pacchetti aumenterà di 5 euro, così affermano alcune persone. Il costo diventerà davvero esorbitante!
Il prezzo delle sigarette non lo decide il tabaccaio sotto casa, ma è frutto di un calcolo piuttosto rigido fatto dallo Stato. C’è dentro un mix di tasse, accise e margini per produttori e rivenditori. Insomma, non è proprio una roba casuale.
Una buona parte del prezzo va in tasse. Si chiamano “accise” e sono fisse: più alta è l’accisa, più salgono i prezzi. Poi c’è anche l’IVA, che si applica sul totale. Quindi sì, quando compri un pacchetto, una bella fetta se la prende lo Stato.
Il resto va ai produttori, e una piccola parte finisce ai rivenditori. Ma attenzione: ogni anno il Ministero dell’Economia può aggiornare le accise e quindi far cambiare i prezzi, anche se i produttori non toccano nulla.
Ecco perché a volte trovi gli stessi pacchetti che costano di più da un mese all’altro. Non è colpa del tabaccaio né di un errore: è tutto stabilito e pubblicato nelle tabelle ufficiali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Tutto parte da un tweet
A volte basta un tweet. Uno solo, scritto in modo semplice, diretto, quasi buttato lì, e boom – si accende un dibattito che finisce ovunque: social, giornali, bar, uffici. Stavolta è toccato a un utente su X (sì, l’ex Twitter) che ha proposto: “Un aumento di 5€ a pacchetto per le sigarette”, in quanto quest’aumento potrebbe generare circa 14 miliardi l’anno”. E giù con commenti, approvazioni, critiche, retweet a raffica.
Quella frase, così secca e provocatoria, ha messo sul tavolo una questione enorme: come possiamo finanziare meglio la sanità pubblica, e allo stesso tempo combattere un vizio che fa danni incalcolabili? La risposta non è affatto banale, ma l’idea dell’aumento di prezzo è diventata rapidamente qualcosa di più di un semplice post.

L’idea dietro quei 5 euro in più
Dietro quel tweet c’è una proposta concreta, supportata da dati, esperti e una campagna vera e propria: si chiama #SOStenereSSN ed è promossa da AIOM (l’Associazione Italiana di Oncologia Medica), insieme a Fondazione Aiom e Panorama della Sanità.
L’idea è semplice quanto tosta: aumentare il prezzo dei pacchetti di sigarette da 5-6 euro a 10, così da raccogliere ogni anno quasi 14 miliardi di euro per il Servizio Sanitario Nazionale. Non è solo una questione di soldi: è anche un modo per ridurre drasticamente il numero di fumatori, soprattutto tra i più giovani.