Addio Canone Rai: se sulla carta d’identità c’è questa scritta non lo paghi più | Basta controllare la terza riga

Svolta determinante sul Canone Rai (Rai Italia foto) - www.energycue.it
Scopri come puoi evitare di versare il Canone Rai. Requisiti stringenti, ma se li rispetti potresti alleggerire le tue spese mensili
Il Canone Rai rappresenta una tassa che ciascun cittadino italiano è annualmente obbligato a versare, al fine di offrire il proprio finanziamento all’omonima radiotelevisione di Stato.
In questo modo, la Rai mantiene la propria indipendenza economica, potendo continuare la produzione di contenuti d’intrattenimento rivolti all’intera cittadinanza.
La sua introduzione è avvenuta nel 1954, immediatamente dopo l’istituzione della Radiotelevisione Italiana. Inizialmente la cifra che i contribuenti erano chiamati a versare era pari a 5.000 lire annue.
Si trattava di un importo prettamente simbolico, che però nel corso degli anni ha subito aumenti sempre più elevati, sino a raggiungere i 90 euro attuali nell’anno 2021.
Come funziona il pagamento del canone?
A partire dal 2016, il canone tv Rai viene addebitato direttamente insieme alle fatture emesse dalle imprese elettriche e il pagamento viene distribuito in dieci differenti rate, comprese tra il mese di gennaio e quello di ottobre, a cadenza annuale. Nei casi in cui, invece, nessun membro famigliare risulta aver stipulato un contratto elettrico domestico-residenziale, il pagamento del canone dovrà comunque essere effettuato, attraverso versamento tramite il modello F24. In caso di rinnovo il versamento del canone può essere seguito o in un’unica soluzione entro il 31 gennaio dell’anno corrente, oppure rateizzare il versamento in due o quattro rate, nel primo caso a cadenza semestrale, nel secondo trimestrale.
Nei casi in cui il reddito familiare non supera i 18.000 euro, esiste la possibilità di versare il canone mediante addebito sul rateo della pensione, ma per procedere verso tale direzione è fondamentale inoltrare la richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente alla scadenza dell’abbonamento. Ciascun differente ente dispone le eventuali modalità di presentazione della domanda.

Chi può essere esonerato?
E’ importante definire anche quelle che sono le specifiche situazioni in cui i soggetti possono essere esonerati dal pagamento del canone. Rientrano in questa categoria tutti i cittadini che hanno già compiuto il 75° anno d’età e che presentano un reddito non superiore alla soglia degli 8.000 euro, oltre che i diplomatici e i militari stranieri. Concentrandoci sugli over 75, dopo aver definito i due requisiti fondamentali è importante sottolineare che il reddito annuo preso in considerazione corrisponde alla somma di quello dei due coniugi.
Soltanto in questo specifico caso sarà possibile presentare una dichiarazione sostitutiva, specificando presso la sezione I del modello il possesso dei requisiti minimi per poter richiedere di essere esonerati da tale pagamento. Questa agevolazione sarà possibile soltanto se nell’abitazione in cui il richiedente risiede può essere attestata la presenza di almeno un apparecchio televisivo. L’esenzione dal pagamento è valida per l’intera annata di richiesta qualora il soggetto compie gli anni entro il 31 gennaio del medesimo anno, mentre se il 75° anno scatta nel corso del periodo compreso tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’accesso all’agevolazione sarà garantito per il secondo semestre.