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NUOVI VACCINI OBBLIGATORI: da 3 si passa a 11 | Tocca a tutti quanti, nessuno può rifiutarsi

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Novità importanti sull'obbligo vaccinale (Freepik foto) - www.energycue.it

Un cambio drastico è già avvenuto. Il numero dei vaccini obbligatori è salito addirittura a 11. I dettagli della misura

I vaccini sono farmaci, che contengono al loro interno microrganismi o completamente debellati, o significativamente attenuato, che viene somministrato alla popolazione per stimolare l’azione del sistema immunitario a produrre anticorpi.

In questo modo gli anticorpi stessi contrastano la presenza degli agenti patogeni, che comportano la diffusione nel corpo di un soggetto di una determinata malattia.

Sostanzialmente la somministrazione effettiva fa si che l’organismo reagisca, come se dovesse difendere il corpo da un’infezione in corso, generando una proliferazione di anticorpi che aiutano il soggetto a mantenersi immune dagli agenti infettivi.

L’obiettivo del sistema sanitario è quello di far sì che un numero sempre maggiore di persone si sottopongano alla somministrazione dei vaccini, sino a raggiungere la vaccinazione di oltre il 95% della popolazione, in modo che l’agente infettivo non riesca più a circolare.

Le norme sui vaccini

In Italia, con il Decreto legge 7 giugno 2017, n.73, poi modificato dalla Legge di Conversione 31 luglio 2017, n.119, sono state rese obbligatorie dieci vaccinazioni, a cui tutti i minori di età compresa tra zero e sedici anni devono necessariamente essere sottoposti. E’ importante, inoltre, considerare che il rispetto degli obblighi vaccinali rappresenta un requisito fondamentale per poter essere ammessi ad asili nido e scuole dell’infanzia.

Per quanto concerne la scuola elementare – o primaria – gli studenti hanno la possibilità di usufruire del servizio di istruzione indipendentemente dall’avvenuta vaccinazione. Tuttavia, nei casi in cui gli obblighi non siano stati rispettati, la ASL sarà chiamata ad attivare un percorso di recupero delle mancate vaccinazioni, con la famiglia del ragazzo o del bambino inosservante che può rischiare sino a 500 euro di sanzione amministrativa.

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Vaccino (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Una svolta significativa

Soltanto a pochi mesi di distanza dall’entrata in vigore di tale legge, la vicina Francia non è rimasta a guardare, segnando un’introduzione determinante nell’ambito sanitario nazionale. I vaccini obbligatori destinati alla prima infanzia sono stati aumentati da 3 a 11. Il mese di gennaio 2018 ha rappresentato il punto di svolta effettivo, quando l’obbligo vaccinale già vigente per quanto concerneva difterite, tetano e polio, ha subito l’aggiunta di altri otto vaccini, che fino ad allora venivano unicamente raccomandati dagli specialisti. Stiamo parlando di epatite B, morbillo, meningococco C, pneumococco, pertosse, rosolia, Haemophilus Influenzae B e perotite.

Il motivo è stato ricercato nella crescente preoccupazione nell’ambito della salute pubblica transalpina e dalla diffusione sempre più fitta dei movimenti No Vax, anche in Francia, che ha spinto la comunità a compiere una scelta drastica, trasformando la raccomandazione in obbligo. Al tempo, il primo ministro Édouard Philippe aveva affermato che la strategia sanitaria francese si sarebbe essenzialmente fondata sulla prevenzione, specificando come la scelta di introdurre l’obbligatorietà fosse stata dettata dalla presenza persistente di malattie che, inizialmente, si credeva fossero state ormai debellate, ma che, in realtà, continuavano a colpire.