Figli, se sono intelligenti il merito è tutto suo | La ‘lotta’ tra mamma e papà ha un vincitore: gli scienziati sono d’accordo

Illustrazione di una famiglia (Pixabay FOTO) - www.energycue.it
I figli possono ereditare l’intelligenza dei genitori, ma solo uno di questi partecipa attivamente in questo processo.
L’intelligenza è una delle caratteristiche più affascinanti dell’essere umano, e da anni gli scienziati cercano di capire da dove venga. È il risultato di una combinazione di genetica, biologia e ambiente, senza una formula magica che la determini in modo assoluto. Alcuni nascono con una predisposizione naturale, ma senza stimoli e allenamento, il potenziale resta inutilizzato.
Dal punto di vista genetico, sappiamo che l’intelligenza ha una componente ereditaria: geni trasmessi dai genitori influenzano aspetti come la memoria, la capacità di apprendimento e il ragionamento. Tuttavia, non esiste un “gene dell’intelligenza”, ma piuttosto un insieme di varianti genetiche che lavorano insieme in modo complesso.
A livello biologico, il cervello gioca ovviamente il ruolo principale. La struttura e l’efficienza delle connessioni neurali, la quantità di materia grigia e bianca, e persino il metabolismo cerebrale influenzano le capacità cognitive. Anche fattori come l’alimentazione, il sonno e lo stile di vita possono avere un impatto diretto sulle prestazioni mentali.
Infine, c’è l’aspetto ambientale: educazione, esperienze di vita, relazioni sociali e persino l’uso della tecnologia modellano il modo in cui pensiamo e risolviamo problemi.
Il merito è tutto di…
Hai mai sentito dire che l’intelligenza si eredita dalla madre? Beh, sembra proprio che questa volta i detti popolari abbiano colpito nel segno. Da anni si discute su quanto il nostro quoziente intellettivo sia determinato dai geni e quanto invece dipenda dall’ambiente in cui cresciamo. Ma ora la scienza ha confermato che, quando si tratta di intelligenza, dobbiamo ringraziare soprattutto le mamme.
Sì, perché i geni responsabili delle abilità cognitive si trovano principalmente sul cromosoma X, e indovinate chi ne ha due invece di uno? Esatto, le donne! Quindi, se sei una di quelle persone che da piccolo chiedeva sempre “perché?” e amava smontare i giocattoli per capire come funzionavano, forse dovresti offrire un caffè a tua madre. O almeno riconoscerle un po’ di merito.

Sfatare un mito
Gli studi su questa teoria vanno avanti da decenni. Il primo a ipotizzare che l’intelligenza fosse trasmessa per via materna è stato Robert Lehrke. Più recentemente, una ricerca dell’Università di Ulm ha analizzato i geni legati alle capacità cognitive e ha scoperto che la maggior parte di essi si trova proprio sul cromosoma X.
E qui arriva il bello: se un gene legato all’intelligenza viene ereditato dal padre, spesso resta “spento”, mentre quelli materni restano attivi. Ovviamente, la genetica non è tutto. Gli scienziati stimano che il patrimonio genetico influenzi l’intelligenza solo per il 50-60%, il resto lo fanno l’ambiente, l’educazione e le esperienze di vita.