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Codice della Strada, brutta notizia per i proprietari d’auto | Da quest’anno c’è un nuovo obbligo: adeguati ora o ti lasciano al verde

Proprietario di un'automobile

Un nuovo obbligo per gli automobilisti (GreenStyle foto) - www.energycue.it

Il nuovo Codice della Strada ha definito un ulteriore obbligo. Se non lo rispetti, potresti incorrere in sanzioni pesantissime

La data di sabato 14 Dicembre 2024 ha rappresentano l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Tra i principali comportamenti che hanno subito drastiche modifiche, rendendo le norme del Codice decisamente più stringenti, rientrano il consumo di sostanze stupefacenti e lo stato di ebrezza alla guida.

La linea del Ministero si è rivelata essere realmente dura ed irremovibile. Pensate che per i conducenti il cui tasso alcolemico rilevato supera gli 1,5 g/l è stato disposto l’arresto fino ad un anno e il pagamento di salatissime sanzioni, che raggiungono anche i 6.000 euro.

Fornendo un altro esempio, per quanto concerne l’utilizzo del cellulare alla guida sono previsti fino a 1.400 euro di multa, oltre che la sospensione della patente di guida del conducente sorpreso a compiere l’inosservanza per un periodo che può anche raggiungere i due mesi.

Quali ulteriori cambiamenti attendono i proprietari di veicoli?

Tra i nuovi obblighi imposti dal Codice della Strada c’è anche un’introduzione strettamente correlata all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, meglio noto come ISEE, il cui sistema di calcolo subirà una variazione, al fine di garantire equità maggiore nell’assegnazione delle agevolazioni sociali per i richiedenti. Nello specifico, si tratta dell’obbligo di dichiarare i mezzi di trasporto di cui si è proprietari, proprio all’interno della DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Il rischio nel caso di mancato adempimento di tale obbligo è di incorrere in sanzioni sia legali sia amministrative.

L’obbligo è esteso a specifiche categorie di veicoli, vale a dire gli autoveicoli, i motoveicoli, le navi e le imbarcazioni da diporto. Tornando all’eventuale inosservanza dell’obbligo, qualora la dichiarazione dei mezzi di trasporto in proprio possesso venga omessa, l’atto potrebbe essere considerato un vero e proprio atto di falsa dichiarazione, costringendo il responsabile a sanzioni penali. Il principale scopo della misura, infatti, è proprio quello di scovare e smascherare quei soggetti che, pur possedendo una situazione patrimoniale più che sufficiente, si spacciano per persone in difficoltà economica al fine di ricevere prestazioni agevolate.

Attestazione ISEE
Compilazione dell’ISEE (Shutterstock foto) – www.energycue.it

Come procedere alla dichiarazione?

Anche l’Assegno di Inclusione sarà direttamente coinvolto nelle modifiche a cui sarà soggetto l’ISEE. Stiamo parlando dell’assistenza che lo Stato fornisce in sostituzione del vecchio Reddito di Cittadinanza, per il cui accesso è richiesto uno specifico requisito: nessun membro del nucleo famigliare del richiedente dovrà, infatti, possedere un veicolo contraddistinto da una cilindrata superiore a 1.600 cc o un motoveicolo che superi i 250 cc. Ma se molti sono stati immediatamente scossi da tale introduzione, temendo di non riuscire a dichiarare nel modo opportuno i veicoli, finendo per ricevere una pesante sanzione, andiamo a vedere come bisogna operare.

Innanzitutto specifichiamo che i veicoli che presentano cilindrata pari o superiore a 500 cc dovranno essere inseriti nel quadro FC6, all’interno della Dichiarazione Unica Sostitutiva, fornendo indicazioni supplementari in base alla tipologia di veicolo, indicabile con un codice: A per gli autoveicoli, M per i motoveicoli, N per le navi e I per le imbarcazioni da diporto. Di fondamentale importanza sono anche la targa e gli estremi di registrazione del veicolo; viene, inoltre, ribadito che all’interno della dichiarazione devono essere compresi i veicoli posseduti da ciascun membro del nucleo famigliare in questione.