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Salvini ha dato l’ok: bollo auto non pagato, semaforo verde per la prescrizione | Addio debiti con un colpo di spugna

Matteo Salvini

Ecco cosa ha stabilito il Ministro Salvini (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Svolta significativa per i contribuenti. Il pagamento del bollo auto non rappresenterà più un problema. Ecco come funziona la prescrizione

Il bollo auto, una delle tasse maggiormente discusse da parte dei cittadini italiani, rappresenta un tributo che i possessori di un qualunque veicolo, sia esso un’automobile, una moto o un furgone, sono obbligati a versare.

La peculiarità di questa specifica tassa rispetto, ad esempio, all’assicurazione dell’auto, è che risulta essere relativa unicamente al possesso del veicolo, indipendentemente dall’effettivo e reale impiego dello stesso.

Stiamo parlando di un tributo regionale, il cui versamento finanzia i progetti di edificazione o manutenzione della Regione in cui il contribuente chiamato al versamento risiede, con eccezione di Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, dove ad occuparsi della riscossione è direttamente l’Agenzia delle Entrate.

Il pagamento deve essere, generalmente, effettuato entro il mese in cui il proprio mezzo di trasporto è stato immatricolato, mentre successivamente si rende necessario provvedere al rinnovo entro l’ultimo giorno che segue quello della scadenza.

Cosa succede se non pago il bollo auto?

La domanda che molti si pongono riguarda le conseguenze a cui si va incontro in caso di mancato pagamento del bollo auto. Innanzitutto c’è da precisare che, come detto precedentemente, questa rappresenta una tassa il cui relativo versamento termina direttamente nelle casse regionali, ad eccezione degli specifici casi che abbiamo citato. Ciò significa che evitando di provvedere al pagamento, i contribuenti stanno, di fatto, sottraendo fondi che dovrebbero poi essere reinvestiti in servizi destinati alla comunità, dunque anche ai contribuenti stessi, per opere di manutenzione e costruzione delle quali l’intera cittadinanza beneficerebbe.

Per questo, le sanzioni sono praticamente scontate, oltre che rivelarsi decisamente disagianti. Il portale cercoassicurazioni.it spiega con precisione le eventuali more ed interessi che si applicano sulla cifra che il contribuente è tenuto a versare, nel caso in cui il pagamento avvenga in ritardo rispetto alla data prevista. Nello specifico, si parla di una sanzione pari allo 0,08% dell’importo dovuto per ogni giorno accumulato se il pagamento avviene entro i 15 giorni successivi alla scadenza, che aumenta sino a raggiunge il 3,13% dell’imposta oltre il periodo limite dei 90 giorni. Ed è bene specificare che a tali aumenti si aggiungono gli interessi legali giornalieri.

Bollo auto
Il bollo auto può finire in prescrizione? (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Le disposizioni del Ministro Salvini

Un’ulteriore delicata situazione è rappresentata dalle, ipotetiche e decisamente rare, circostanze in cui il pagamento del bollo auto resta incompiuto per anni, ossia quando il contribuente si ostina a non versare la cifra dovuta per il pagamento di questa tassa. In casi come quello appena citato entra in gioco addirittura l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che svolge esplicitamente la funzione di riscossione dei tributi, facendo scattare automaticamente il fermo amministrativo del veicolo inquisito del mancato pagamento.

Ma risulta altrettanto fondamentale specificare che il bollo auto, in caso di mancato pagamento, può finire in prescrizione, esattamente dopo un periodo di tre anni, alla scadenza dei quali il contribuente non possiede più nessun obbligo di versamento e non risulta più perseguibile da parte degli enti preposti. Ad affermare il definitivo “semaforo verde” nei confronti di questa misura è stato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in persona, Matteo Salvini. L’unica eccezione disposta da quest’ultimo, inquadra la possibilità, nel corso del triennio di mancato pagamento, che al contribuente vengano notificate sollecitazioni di pagamento da parte del Fisco. Se ciò avviene, la prescrizione non ha più valenza, e si renderà necessario ricominciare il calcolo dei tre anni a partire dal momento successivo alla notifica.