È stato un pioniere della nostra TV: Rai in lacrime, la notizia è lacerante | Il suo nome resterà nella storia
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Lutto in Rai (Depositphotos foto) - www.energycue.it
La televisione italiana perde uno dei suoi pionieri più importanti: il suo contributo leggendario ha segnato un’epoca.
La storia della televisione italiana è fatta di volti noti, programmi indimenticabili e, soprattutto, di chi ha lavorato dietro le quinte per costruire tutto questo. Dagli anni ’50 a oggi, la Rai ha visto passare una schiera di professionisti che hanno lasciato un segno profondo, contribuendo a creare quel mondo fatto di spettacolo, informazione e cultura che milioni di italiani hanno seguito con passione.
Con il tempo, la TV pubblica è cambiata, si è evoluta. Ha sperimentato, ha osato, ha rivoluzionato il modo di raccontare il presente. Da quando il piccolo schermo è entrato nelle case degli italiani, c’è sempre stato qualcuno pronto a innovare, a portare qualcosa di nuovo. E spesso, quei visionari della regia, quelli che non si vedevano ma che c’erano sempre, hanno avuto un ruolo chiave.
Non sempre i nomi di questi professionisti sono rimasti nella memoria collettiva. Alcuni sì, certo, ma tanti altri hanno lavorato dietro la macchina da presa con dedizione, senza clamore. Eppure, senza di loro, certi programmi non sarebbero stati gli stessi. Alcuni hanno fatto la storia, letteralmente. Hanno dato vita a format che ancora oggi vengono ricordati, hanno portato sullo schermo spettacoli entrati nell’immaginario comune.
Oggi, il mondo della televisione dice addio a uno di questi giganti, un uomo che ha vissuto l’evoluzione della Rai fin dal primo giorno e che, con il suo talento, ha contribuito a costruire il mito della TV italiana. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente chi lo conosceva, chi ha lavorato con lui e chi ha amato il suo lavoro.
Un’eredità indelebile per la tv italiana
Più che un semplice regista, è stato un vero e proprio architetto della televisione italiana. Ha saputo innovare, ha contribuito a costruire un linguaggio nuovo, ha sperimentato senza paura. Il suo tocco si vede ancora oggi in tanti programmi, in quel modo di fare spettacolo che ha reso unica la Rai.
Con la sua scomparsa, se ne va un pezzo di storia, ma il suo lavoro rimarrà per sempre. Ha lasciato un’eredità enorme, fatta di programmi, di idee, di immagini che hanno segnato intere generazioni. Il suo nome resterà impresso nella memoria della TV italiana, perché senza di lui, la nostra televisione non sarebbe stata la stessa.
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Un protagonista della storia della televisione italiana
Vito Molinari, regista, autore e figura chiave della TV italiana, ci ha lasciati all’età di 95 anni. Si è spento nella notte all’ospedale di Lavagna, in Liguria. Per chi non lo sapesse, Molinari è stato il regista del primo programma mai trasmesso dalla Rai, quel lontano 3 gennaio 1954. Da lì in poi, la sua carriera è stata un susseguirsi di successi. Nato a Sestri Levante il 6 novembre 1929, ha diretto oltre duemila trasmissioni televisive, firmando alcuni degli show più iconici della nostra TV.
Il suo nome è legato a programmi come il Festival di Sanremo, L’amico del Giaguaro, Senza Rete e le indimenticabili pubblicità di Carosello. Negli anni ’80 si è dedicato anche alla fiction, dirigendo serie come Cinquant’anni d’amore e Atelier. E non solo: nel 2002 ha scritto il libro “La mia Rai”, un viaggio attraverso la sua lunga carriera. Fino all’ultimo, Molinari è rimasto legato al mondo della TV. A febbraio 2024, in occasione dei 70 anni della Rai, era stato ospite di Massimo Giletti e Geppi Cucciari per raccontare aneddoti e curiosità sulla sua esperienza nel mondo dello spettacolo.