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Dolori addominali, non sottovalutare questo sintomo | Può trattarsi di un brutto cancro: chiama subito il tuo dottore

Dolori addominali (Depositphotos foto)

Dolori addominali (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Un dolore addominale persistente può nascondere problemi molto seri: ecco quando è il caso di preoccuparsi.

A chi non è mai capitato di avere mal di pancia? Magari dopo un pasto abbondante, un periodo di stress o per un piccolo problema intestinale. Nella maggior parte dei casi, niente di grave. Ma se quel fastidio continua a farsi sentire, giorno dopo giorno, senza un motivo apparente, allora forse è il caso di fermarsi un attimo e ascoltare il proprio corpo.

Spesso si tende a minimizzare certi sintomi, rimandando il momento di parlarne con un medico. “Sarà solo un po’ di gastrite” o “forse ho mangiato qualcosa che non dovevo” sono frasi che ci raccontiamo per tranquillizzarci. Eppure, alcuni segnali non andrebbero mai ignorati, perché individuare un problema in fase iniziale può fare davvero la differenza.

Il dolore addominale può avere tante cause, alcune del tutto innocue, altre invece più serie. E quando, oltre al dolore, si notano alterazioni nelle abitudini intestinali, allora non c’è più spazio per i dubbi: è il momento di consultare un medico.

La verità è che senza una visita specialistica non si può sapere con certezza cosa sta succedendo. Sintomi simili possono nascondere problemi diversi, alcuni anche banali, ma solo un esperto può dare una risposta chiara e proporre la giusta soluzione. Aspettare troppo, invece, potrebbe significare sprecare tempo prezioso.

Sintomi da non ignorare

Ci sono alcuni campanelli d’allarme che andrebbero presi sul serio. Uno di questi è la presenza di sangue nelle feci, che può variare di colore a seconda dell’origine del problema. Anche un cambiamento nelle abitudini intestinali, come episodi frequenti di stitichezza o diarrea che durano per più di un mese, è qualcosa su cui vale la pena indagare.

Altri segnali da non sottovalutare? Perdita di peso improvvisa, dolore persistente nell’addome o nella zona anale, una sensazione di pienezza o di svuotamento incompleto dopo aver usato il bagno. In alcuni casi, si può anche avvertire una stanchezza costante, che potrebbe essere dovuta a un’anemia causata da un piccolo sanguinamento interno.

Non sottovalutare questi dolori (Pixabay foto)
Non sottovalutare questi dolori (Pixabay foto) – www.energycue.it

La diagnosi precoce può fare la differenza

Se questi disturbi non passano da soli o, peggio, peggiorano col tempo, non c’è motivo di aspettare oltre: meglio prenotare una visita. In Italia, per la prevenzione del tumore del colon-retto, esiste un programma di screening gratuito per le persone tra i 50 e i 69 anni. Si tratta di un test semplice, chiamato Hemoccult, che permette di individuare eventuali anomalie prima ancora che compaiano i sintomi più gravi.

Se il risultato è positivo, il passo successivo è una colonscopia per capire l’origine del problema. Scoprire la malattia in fase precoce aumenta di molto le possibilità di guarigione, quindi non vale la pena ignorare certi segnali. Ascoltare il proprio corpo e fare controlli regolari può davvero salvare la vita.