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Rimossa d’urgenza dal Play Store | Questa applicazione ti registra di nascosto: cancellala prima di subito

App sul telefono (Pixabay foto)

App sul telefono (Pixabay foto) - www.energycue.it

Sembrava una normale app, ma in realtà spiava gli utenti: se ce l’hai ancora sul telefono, cancellala immediatamente.

Ormai installiamo app senza nemmeno pensarci. Vai sullo store, cerchi quello che ti serve, scarichi e via, pronto all’uso. Ce ne sono di ogni tipo: giochi, utility, strumenti per il lavoro o per la produttività. Alcune sono davvero utili, altre più che altro riempiono spazio. Poi ci sono quelle che sembrano innocue, ma nascondono sorprese decisamente spiacevoli.

La questione della sicurezza quando si parla di app è sempre più centrale. Si dà per scontato che quelle disponibili su store ufficiali siano affidabili, ma la realtà è un po’ diversa. Alcuni sviluppatori riescono a far passare software che, a prima vista, non sembrano avere nulla di sospetto. Poi, col tempo, e magari con qualche aggiornamento “mirato”, il loro vero scopo viene a galla.

Capita sempre più spesso che app apparentemente normali vengano eliminate dagli store perché scoperte a raccogliere dati sensibili senza permesso. Magari iniziano con recensioni entusiastiche, un’interfaccia curata e funzioni davvero comode. Ma una volta ottenuti i permessi necessari, possono trasformarsi in strumenti perfetti per il furto di informazioni. E il problema è che, quando ce ne accorgiamo, spesso è troppo tardi.

Google e Apple fanno quello che possono per tenere fuori queste app pericolose, ma i metodi per aggirare i controlli si evolvono di continuo. Per questo, gli esperti consigliano di fare attenzione a ciò che si scarica, leggere bene le recensioni (diffidando da quelle troppo perfette) e controllare sempre quali autorizzazioni vengono concesse. Meglio perdere un minuto in più che ritrovarsi con dati personali in mano a chissà chi.

Rimossa dallo store, ma potrebbe essere ancora sul tuo telefono

Google ha tolto l’app dal Play Store, ma se l’hai scaricata in passato potrebbe essere ancora sul tuo telefono. La soluzione? Disinstallarla subito, senza pensarci due volte. Anche perché, purtroppo, le misure di sicurezza introdotte da Android 11 per bloccare app inattive non hanno funzionato: chi la usava di tanto in tanto ha continuato a darle accesso al microfono senza accorgersene.

Questa storia dimostra ancora una volta quanto sia importante fare attenzione a quello che installiamo. Leggere le autorizzazioni richieste, controllare le recensioni con occhio critico e, se un’app inizia a comportarsi in modo strano, eliminarla subito. La sicurezza online dipende anche da noi. Meglio essere paranoici che ritrovarsi a fare i conti con brutte sorprese.

Hacker all'opera (Pexels foto)
Hacker all’opera (Pexels foto) – www.energycue.it

Un’app insospettabile che nascondeva qualcosa di inquietante

L’ultima app finita sotto i riflettori per motivi poco rassicuranti è iRecorder – Screen Recorder. Nome innocuo, funzione utile: serviva per registrare lo schermo, perfetta per chi ha uno smartphone senza questa opzione di default. Eppure, dopo un po’, è successo qualcosa di strano.

L’esperto di sicurezza Lukas Stefanko di ESET ha scoperto che l’app, da un certo punto in poi, ha iniziato a registrare audio di nascosto. Ogni 15 minuti catturava un minuto di suoni ambientali e li inviava su un server remoto, sfruttando una connessione crittografata. Il dettaglio più inquietante? Quando è stata lanciata, nel 2021, faceva solo quello per cui era stata creata. Il problema è arrivato con un aggiornamento rilasciato ad agosto 2022. E visto che nel frattempo aveva superato i 50.000 download, il numero di utenti inconsapevolmente spiati potrebbe essere altissimo.