Assegno Unico, a marzo non vedrai una lira | Lo sospendono seduta stante: STOP UFFICIALE
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Assegno Unico e problemi (Pexels foto) - www.energycue.it
Brutte notizie per i beneficiari dell’Assegno Unico: bisogna soddisfare questa condizione per non rimanere a bocca asciutta.
L’Assegno Unico Universale è ormai una colonna portante per tantissime famiglie italiane con figli a carico. Pensato per dare un aiuto economico a tutti, indipendentemente dalla loro situazione lavorativa, ha rappresentato una boccata d’ossigeno per milioni di persone in difficoltà.
Negli anni, però, le regole sono cambiate più volte, tra modifiche agli importi e nuove condizioni per ottenerlo. La cifra che si riceve dipende dall’ISEE, il famoso indicatore economico che misura il reddito familiare. Più l’ISEE è basso, più alto sarà l’assegno.
In un momento in cui i prezzi continuano a salire e il costo della vita è diventato un macigno sulle spalle delle famiglie, l’Assegno Unico è un aiuto che nessuno può permettersi di perdere. Ma, se non si soddisfa una determinata condizione, il rischio di perdere gran parte dell’importo è dietro l’angolo.
Sembra di rivivere un film già visto molte volte in passato: una misura nata per essere universale che, passo dopo passo, rischia di sfuggire dalle mani. Ecco perché è estremamente importante adoperarsi prima che sia troppo tardi.
L’allarme e la corsa contro il tempo
Moltissime famiglie si stanno rendendo conto solo adesso del problema e temono di perdere un aiuto che, per loro, è essenziale. Se non si interviene in fretta, il rischio è che l’Assegno Unico diventi sempre più ristretto e difficile da ottenere.
A questo punto, l’unica cosa da fare è muoversi il prima possibile. Bisogna darsi da fare subito, senza aspettare l’ultimo momento. In caso di difficoltà, meglio contattare un CAF o un patronato per avere una mano ed evitare brutte sorprese a marzo. Il tempo stringe: chi resta indietro rischia di restare a bocca asciutta.
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Una scadenza che fa tremare milioni di famiglie
La data critica è il 28 febbraio 2025. Entro quel giorno, chi percepisce l’Assegno Unico dovrà aggiornare l’ISEE, altrimenti da marzo si ritroverà con la cifra minima garantita: 57,50 euro al mese per figlio. Un’enorme differenza rispetto ai 201 euro che spettano a chi ha un reddito basso.
Come se non bastasse, ci si è messo anche il caos burocratico, e così molte persone rischiano di non riuscire a ottenere l’ISEE in tempo. E senza quel documento, l’Assegno Unico viene ridotto al minimo, lasciando tante famiglie con un aiuto praticamente simbolico. Se non avete ancora agito, restano pochi giorni per poterlo fare.