Non uno ma ben tre bonus: te li ritrovi tutti in busta paga | A fine mese stappi lo champagne

Sono in arrivo tanti bonus, e non solo uno. La vita di molte persone potrebbe cambiare alla fine del mese. Controlla la busta paga!

I bonus in busta paga sono quella piccola (o grande) sorpresa che può rendere uno stipendio più interessante. Sono incentivi economici aggiuntivi che un’azienda dà ai dipendenti per vari motivi, come premiare il rendimento, la produttività o la fedeltà.

Ci sono diversi tipi di bonus: alcuni sono legati ai risultati individuali o aziendali, altri sono fissi e previsti dal contratto. Per esempio, il premio di produzione si basa sugli obiettivi raggiunti, mentre la tredicesima e la quattordicesima sono bonus ricorrenti in certi settori.

Alcuni datori di lavoro offrono anche benefit extra, come buoni pasto, bonus per il trasporto o incentivi per la formazione. Questi non sono soldi diretti in busta paga, ma comunque aiutano a risparmiare su spese quotidiane.

Ovviamente, i bonus sono tassati, quindi quello che arriva in tasca è sempre un po’ meno di quello che appare sulla carta. Ma alla fine, meglio averli che non averli, no?

Nuovo anno, nuove sorprese in busta paga

Ogni gennaio è sempre la stessa storia: arriva la prima busta paga dell’anno e, con essa, la speranza di qualche euro in più. Quest’anno, però, ci sono davvero delle novità interessanti. La Legge di Bilancio 2025 ha portato tre nuovi bonus che potrebbero fare la differenza per molti lavoratori. Certo, non si tratta di cifre che cambiano la vita, ma qualche soldo extra a fine mese non fa mai male.

Se non hai ancora dato un’occhiata alla tua busta paga, forse è il momento di farlo. Tre voci nuove potrebbero essere comparse nel cedolino, e ognuna riguarda una diversa fascia di reddito. Tra conferme di agevolazioni già esistenti e qualche sorpresa, vediamo cosa ha previsto il governo per il 2025.

Ecco i tre nuovi bonus del 2025

Il primo aiuto è per chi guadagna fino a 20.000 euro lordi all’anno. Qui parliamo di una sorta di somma integrativa, segnata in busta paga sotto la voce Indennità articolo 1 comma 4 Legge 207/2024. Tradotto in numeri, chi ha un reddito attorno ai 18.000 euro potrebbe vedersi accreditati circa 60 euro in più. Certo, non stiamo parlando di una fortuna, ma è comunque una piccola mano in più sullo stipendio netto. Per chi ha un reddito tra 20.000 e 40.000 euro, invece, la novità è la cosiddetta Ulteriore Detrazione. Attenzione però: non si tratta di soldi in più direttamente in busta paga, ma di una detrazione che si somma alle altre già esistenti.

Infine, il bonus più interessante riguarda chi guadagna fino a 35.000 euro lordi annui. È un fringe benefit fino a 5.000 euro all’anno (articolo 1 comma 386 Legge 207/2024) destinato a chi è stato assunto a tempo indeterminato nel 2025. Serve per coprire spese come l’affitto o la manutenzione della casa affittata. La cosa positiva? È totalmente esentasse per l’IRPEF. La meno positiva? Si pagano comunque i contributi INPS. Meglio di niente, ma occhio a non illudersi troppo.