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Patente, fissato il limite massimo di età | Gli anziani non guidano più: o usano i mezzi o vanno a piedi

Illustrazione di una patente (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Illustrazione di una patente (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Ci sono novità per quanto riguarda il mondo delle patenti. Gli anziani potrebbero non guidare più con queste regole.

Guidare per un anziano significa indipendenza, ma con l’età i riflessi rallentano e la vista può peggiorare. Questo rende la sicurezza stradale un tema delicato, sia per chi è al volante sia per gli altri.

In Italia, dopo i 70 anni, il rinnovo della patente diventa più frequente e richiede una visita medica. Non c’è un’età precisa in cui smettere di guidare, dipende dallo stato di salute della persona.

Il problema è anche emotivo: togliere la patente a un anziano può farlo sentire isolato e meno autonomo. Per questo servono alternative valide, come trasporti pubblici più accessibili o servizi di accompagnamento.

Alla fine, non conta tanto l’età, ma la sicurezza. È importante trovare un equilibrio tra il diritto a muoversi e la protezione di tutti gli utenti della strada.

Quando l’età diventa un fattore

Guidare non è solo un modo per spostarsi da un punto A a un punto B, è indipendenza, libertà e un po’ anche una questione di abitudine. Dopo i 65 anni, però, il Codice della Strada impone qualche restrizione per garantire la sicurezza di tutti. Non è una questione di discriminazione, ma di buon senso: col passare degli anni, riflessi e vista possono diminuire, e il rischio di incidenti aumenta.

Le patenti di categoria A e B, quelle più comuni, possono essere rinnovate senza limiti di età, a patto di superare una visita medica. Ma quando si parla di mezzi più grandi, come camion e autobus, le cose cambiano. Per chi guida veicoli professionali, la legge è più severa, ed è qui che entra in gioco il limite dei 68 anni.

Il ritiro della patente (Depositphotos)
Illustrazione di una patente (Depositphotos FOTO) – www.energycue.it

Cosa cambia con l’età?

Dopo i 65 anni, se hai una patente C o D, ovvero per autocarri e autobus, il rinnovo diventa più complesso. Il Codice della Strada (art. 115) prevede che tra i 65 e i 68 anni si possa ancora guidare, ma solo con un certificato medico specialistico che confermi l’idoneità psicofisica. Oltre i 68 anni, invece, niente più guida per i mezzi pesanti: il rinnovo non è più concesso. Per chi guida solo auto o moto, invece, il discorso è più flessibile. La patente B si rinnova ogni 5 anni fino ai 70 anni, poi ogni 3 anni fino agli 80, e successivamente ogni 2 anni.

E se la patente è scaduta? Se non sono passati più di tre anni, basta fare una visita medica per rinnovarla. Ma oltre questo termine, la faccenda si complica: bisogna rifare sia l’esame teorico che quello pratico. Insomma, meglio non rimandare! E se vuoi un consiglio spassionato, dai sempre un’occhiata alla tua patente: la scadenza coincide con il compleanno, quindi non ci sono scuse per dimenticarla.