Pellet, fai molta attenzione al colore | In gioco c’è la tua sicurezza: se è fatto così rischi la vita
![Pellet](https://www.energycue.it/wp-content/uploads/2025/02/I-rischi-del-pellet-Canva_Depositphotos-energycue.it_-1024x576.jpg)
I rischi del pellet (Canva/Depositphotos foto) - www.energycue.it
Ecco quali caratteristiche del pellet dovresti osservare per evitare brutte sorprese. Dall’aspetto alla confezione, passando per il colore
Il pellet è un materiale derivante dagli scarti della lavorazione del legno, impiegato prevalentemente per il riscaldamento in ambito domestico; sappiate che l’Italia è il primo Paese d’Europa per numero di impianti a pellet utilizzati!
Sul mercato è possibile incorrere in numerose tipologie e produttori di tale materiale. Per questo risulta fondamentale conoscere almeno in modo superficiale le caratteristiche che un buon pellet dovrebbe portare con sé.
Evitare di cadere nella trappola di un prodotto che, seppur all’apparenza conveniente, possiede delle criticità anche facilmente identificabili, alle quali, però, non si ha prestato la giusta attenzione. Primo fra tutti gli estremi della certificazione di qualità, che devono essere presenti sull’etichetta.
Per quanto riguarda le capacità del pellet, un prodotto di buona qualità dovrebbe possedere un potere calorifico mai inferiore a 4,5 kWh/Kg, nonché un quantitativo di ceneri presente al suo interno sempre al di sotto della soglia dell’1%.
Presta attenzione al pellet non certificato!
L’operazione condotta congiuntamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza di Trieste ha condotto al sequestro di un esoso quantitativo di pellet contraffatto. 22 tonnellate compressive stipati in sacchi da 15 kg, provenienti dall’Ucraina e marchiati ENplus©. Nonostante la certificazione ne certificasse l’alto standard qualitativo, oltre che la sicurezza, sono state riscontrare irregolarità nel codice identificativo e nell’uso proprio della stessa certificazione. Andiamo a scoprire approfonditamente quali sono i rischi che l’utilizzo di un simile materiale non certificato possa comportare sulla salute dell’uomo e non solo. Il principale avvertimento diffuso dagli esperti riguarda le conseguenze a cui la combustione del pellet non certificato o di infima qualità possono condurre.
Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, considerando che i materiali di scarsa qualità presentano un quantitativo di ceneri maggiore rispetto ai prodotti certificati, la loro abbondanza può portare ad ostruzioni all’interno dei condotti, costringendo a metter mano al portafoglio per arginare i malfunzionamenti comportati alla stufa. I problemi perdurano anche in termini di efficienza. Generalmente il valore dei pellet di scarsa qualità presentano un valore energetico inferiore rispetto alla classe indicata sulla confezione; ciò vuol dire che i consumatori saranno costretti a sfruttarne un quantitativo maggiore per ottenere il medesimo potere calorifero che riceverebbero utilizzando un pellet di alta qualità.
![Stufa](https://www.energycue.it/wp-content/uploads/2025/02/Stufa-a-pellet-Depositphotos-energycue.it_.jpg)
I rischi sulla salute e le verifiche che puoi effettuare
Ma i pellet contraffatti possono anche contenere al loro interno sostanze tossiche e contaminanti, che si liberano nell’aria sotto forma di composti nocivi proprio durante la combustione del materiale. Lo sprigionamento di monossido di carbonio o composti organici volatili, solo per rendere due esempi, sono alla base di problemi respiratori, che possono condurre a disagi peggiori sul lungo periodo. Per scongiurare nel modo più efficiente possibile scenari spiacevoli come quelli sopraelencati, possiamo procedere con una verifica direttamente da parte nostra sul prodotto che intendiamo acquistare o che abbiamo già comperato.
Innanzitutto controllare che sulla confezione sia riportata la certificazione ENplus© con il rispettivo codice identificativo, indicante l’azienda che ha prodotto il pellet, in secondo luogo riserva un’attenta occhiata al colore e a come il materiale si presenta – in caso di colorazione omogenea e un basso quantitativo di polveri in eccesso si tratterà di un pellet di buona qualità. Ma attenzione anche al contenuto delle ceneri, che nel caso di pellet di categoria A1 dovranno sempre mantenersi inferiori all’1%. I consumatori dovranno avere, inoltre, la possibilità di tracciare il prodotto, risalendo alla sua provenienza e alla certezza che sia stato sottoposto a stringenti controlli di qualità.