“Catastrofe globale più vicina che mai”: Apocalisse, il timer è scattato | Ecco quando finirà il mondo
Il tempo stringe, e questo particolare ed inesorabile orologio segna un timer ben preciso che ci separa dalla fine del mondo.
Da sempre l’idea della fine del mondo ha affascinato e spaventato l’umanità. Leggende, religioni, teorie più o meno strampalate hanno cercato di prevedere quando e come potrebbe accadere. Oggi, però, non si parla più di profezie mistiche o interpretazioni esoteriche: il rischio di un evento catastrofico è qualcosa di concreto, studiato da scienziati ed esperti.
Le minacce che potrebbero mettere in ginocchio il pianeta non mancano di certo. Crisi climatiche, tensioni geopolitiche, armi nucleari pronte a essere usate. Il quadro generale non è rassicurante, e chi osserva questi fenomeni da vicino sa bene che il pericolo non è mai stato così reale. Ma come si misura la probabilità che accada l’irreparabile?
Nel tempo, sono stati creati diversi indicatori per monitorare la sicurezza globale. Tra questi, ce n’è uno che funziona in modo piuttosto singolare: un orologio particolare, che non segna l’ora ma il livello di rischio che l’umanità sta correndo. Più si avvicina alla “mezzanotte”, più il pericolo diventa serio. E negli ultimi anni le lancette non hanno fatto altro che spostarsi in avanti.
Secondo gli esperti, ci troviamo in una fase critica. Il mondo è instabile, i conflitti si moltiplicano, e la tecnologia corre a una velocità che sembra difficile da controllare. Le soluzioni? Si discute, si propongono piani, ma di azioni concrete se ne vedono poche. E il tempo stringe.
L’orologio dell’Apocalisse e la sua importanza
L’orologio dell’Apocalisse, o Doomsday Clock, è stato ideato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists per rappresentare in modo visivo quanto siamo vicini a una catastrofe globale. Si tratta di un orologio simbolico, una metafora della minaccia che incombe sul pianeta.
Nel corso dei decenni, le lancette sono state spostate più volte. Dopo la Guerra Fredda, l’umanità sembrava più al sicuro: l’orologio segnava ben 17 minuti alla mezzanotte. Ma con l’evolversi delle tensioni internazionali, delle emergenze ambientali e delle nuove sfide tecnologiche, il tempo di margine si è ridotto sempre di più. Oggi non si parla più di minuti: si contano i secondi.
Il nuovo spostamento delle lancette: quanto manca alla mezzanotte?
Il 28 gennaio 2025, il Bulletin of the Atomic Scientists ha aggiornato nuovamente l’orologio, portandolo a 89 secondi dalla mezzanotte. Un record negativo. Nel 2024, il tempo residuo era già stato fissato a 90 secondi, ma adesso la situazione sembra essere peggiorata ulteriormente. Mai nella storia l’umanità è stata così vicina al punto di non ritorno. Le cause? Le solite, ma sempre più gravi. Il rischio di un conflitto nucleare, il cambiamento climatico fuori controllo, lo sviluppo incontrollato di intelligenza artificiale e biotecnologie.
Secondo Daniel Holz, presidente del Consiglio per la scienza e la sicurezza del Bollettino, nonostante gli allarmi, i passi avanti sono stati troppo pochi. E il pericolo continua a crescere. Di fronte a questa emergenza, gli esperti lanciano un appello urgente ai leader di Stati Uniti, Cina e Russia. Serve un dialogo serio, un impegno concreto per evitare che l’umanità si avvicini ancora di più alla mezzanotte. Perché se l’orologio segna lo zero, potrebbe non esserci più tempo per rimediare.