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Reddito d’Inclusione, è stato bello finché è durato | Finisce la ‘pacchia’ per milioni di italiani

Assegno di inclusione e problemi (Pexels foto)

Assegno di inclusione e problemi (Pexels foto) - www.energycue.it

L’avvento di una nuova misura di sostegno rappresenta una “beffa” per i percettori di assegno di inclusione. 

Negli ultimi anni, parlare di sostegno economico è diventato quasi una costante in Italia. Tra crisi, disoccupazione e difficoltà quotidiane, tante famiglie hanno trovato un po’ di respiro grazie a misure pensate proprio per chi fa fatica ad arrivare a fine mese.

Questi aiuti non sono stati solo un modo per riempire il frigo, ma anche una sorta di ancora di salvezza per chi cercava di rimettersi in piedi. Le opinioni, però, non sono mai state tutte dalla stessa parte. C’è chi ha sempre visto queste iniziative come una necessità, qualcosa che lo Stato doveva garantire per una maggiore giustizia sociale.

Altri, invece, le hanno criticate, dicendo che tolgono la voglia di cercare lavoro e che alla fine diventano un peso per le casse pubbliche. Fatto sta che, nonostante tutto, il numero di chi beneficiava di questi aiuti continuava a crescere, segno che il bisogno era (ed è) reale, soprattutto nelle zone più in difficoltà.

Ma si sa, le cose cambiano. Le priorità del governo, i conti pubblici da sistemare e le solite pressioni dall’Europa portano spesso a tagli o modifiche a queste misure. In alcune città, soprattutto al Sud, basta poco per cambiare gli equilibri e rischiare di mandare in crisi famiglie intere. E quando si modifica un sostegno, l’impatto si sente subito.

Nuove misure

Ecco perché ogni volta che si parla di modifiche a queste politiche, l’attenzione è alta. Perché dietro ai numeri ci sono persone che contano su quei soldi per vivere. E adesso, sembra che stia arrivando un altro cambiamento non da poco.

Nel 2024, una delle iniziative più chiacchierate è stata la Carta “Dedicata a Te”. A Napoli, ad esempio, ne hanno beneficiato circa 32.000 famiglie. In pratica, si tratta di una carta prepagata con 500 euro, destinata a chi ha un ISEE sotto i 15.000 euro l’anno. L’obiettivo? Aiutare le famiglie a comprare beni di prima necessità, tipo cibo e alimenti essenziali. Il Governo ha confermato che la misura continuerà anche nel 2025, ma – e qui c’è il punto – c’è un dettaglio da tener presente.

Soldi in banconote (Pixabay foto)
Soldi in banconote (Pixabay foto) – www.energycue.it

Dettagli particolari

Le modalità per poter accedere alla misura restano le stesse: non serve fare domanda, l’INPS seleziona automaticamente i beneficiari e li avvisa per il ritiro della carta alle Poste. Un processo semplice, che ha reso la misura abbastanza accessibile.

C’è però un dettaglio importante: dalla Carta “Dedicata a Te” sono esclusi i beneficiari dell’Assegno di Inclusione. Questo vuol dire che chi riceve già questo tipo di sostegno non potrà accedere ai 500 euro destinati agli acquisti alimentari. Molti l’hanno considerata una beffa, anche se va sottolineato che queste persone possono usufruire di altre tipologie di aiuti.