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Colesterolo alto, evita assolutamente questa frutta | Pensi che fa bene ma non è così: finisci dritto in ospedale

Illustrazione di alcuni frutti (Depositphotos)

Illustrazione di alcuni frutti (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

La frutta è un ottimo alleato per tantissime soluzioni, eppure alcuni di essi non fanno proprio bene soprattutto se il colesterolo è alto.

La frutta è un ottimo alleato per tenere sotto controllo il colesterolo, soprattutto quello “cattivo” (LDL). Ricca di fibre solubili, come la pectina presente in mele, pere e agrumi, aiuta a ridurre l’assorbimento del colesterolo nell’intestino, favorendone l’eliminazione.

Gli antiossidanti, come i polifenoli di frutti di bosco e uva, proteggono le arterie dall’accumulo di placche, riducendo il rischio di problemi cardiovascolari. 

Le fibre e l’alto contenuto d’acqua della frutta danno anche un senso di sazietà, aiutando a regolare il peso corporeo, un fattore chiave per mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo. 

La chiave è la varietà: consumare diversi tipi di frutta ogni giorno è il modo migliore per sfruttarne tutti i benefici. L’importante è non esagerare, come con qualsiasi alimento.

Frutta e colesterolo

Quando si parla di colesterolo e alimentazione, la frutta di solito è considerata un’alleata. E lo è, nella maggior parte dei casi. Ma c’è anche un lato meno noto: alcuni frutti, soprattutto quelli molto ricchi di zuccheri, possono non essere la scelta migliore se si cerca di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Ad esempio, la frutta secca, come datteri, fichi secchi e uvetta, è super nutriente ma anche una vera bomba di zuccheri concentrati. Non significa che vada eliminata del tutto, ma bisogna stare attenti alle quantità. Stesso discorso per i frutti freschi più zuccherini, come banane, uva e mango, che se consumati in eccesso possono influenzare i livelli di zucchero nel sangue, e di conseguenza il metabolismo dei grassi.

Oltre ai frutti naturali, bisogna fare attenzione anche ai succhi di frutta industriali e alla frutta conservata nello sciroppo. Spesso contengono zuccheri aggiunti che rendono il tutto molto meno sano di quanto sembri. Un bicchiere di succo confezionato, per esempio, può contenere più zuccheri di una bibita gassata, ma con il vantaggio (o lo svantaggio?) di sembrare una scelta salutare. Se proprio non si vuole rinunciare ai succhi, meglio prepararli in casa e, ancora meglio, preferire direttamente la frutta intera, che almeno mantiene le fibre e aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri.

La scelta della frutta

La buona notizia è che non serve eliminare del tutto la frutta dalla propria dieta, anzi. La chiave è scegliere con consapevolezza. I frutti a basso indice glicemico, come mele, pere, frutti di bosco e agrumi, sono un’ottima opzione per chi vuole tenere sotto controllo il colesterolo senza rinunciare a qualcosa di dolce e fresco. Inoltre, le fibre contenute in questi frutti aiutano a ridurre l’assorbimento del colesterolo cattivo, rendendoli doppiamente utili.

Alla fine, tutto sta nel trovare un equilibrio. Nessun alimento è un nemico assoluto, ma è importante capire come inserirlo in un’alimentazione bilanciata. Se ogni tanto si ha voglia di un bel mango maturo o di un po’ di uvetta in una torta, nessun problema: l’importante è non esagerare e bilanciare con scelte più leggere durante il resto della giornata. E, ovviamente, quando si hanno dubbi specifici, meglio sempre rivolgersi a un nutrizionista per consigli su misura.