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Caldaia, scatta l’obbligo di revisione: se non l’hai fatto mettiti in regola | Con i soldi della multa ne compri altre 3

Caldaia e soldi (Depositphotos foto)

Caldaia e soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Se non hai ancora fatto la revisione della caldaia, potresti rischiare multe salatissime: mettiti subito in regola. 

Quando arriva il freddo, la caldaia diventa la nostra migliore alleata. Un impianto efficiente e ben mantenuto assicura non solo il giusto comfort in casa, ma aiuta anche a tenere sotto controllo i consumi e ad evitare guasti improvvisi. Eppure, in molti si dimenticano che la manutenzione della caldaia non è solo una buona abitudine, ma un vero e proprio obbligo di legge.

Spesso si tende a rimandare i controlli, magari perché la caldaia sembra funzionare senza problemi. Ma aspettare troppo può costare caro, sia in termini di sicurezza che di spese impreviste. Non parliamo solo del rischio di ritrovarsi senza riscaldamento nel pieno dell’inverno, ma anche di possibili multe salate per chi non è in regola.

Proprio come succede per l’assicurazione e la revisione dell’auto, anche gli impianti di riscaldamento devono essere controllati periodicamente. Il motivo? Garantire che tutto funzioni a dovere, ridurre le emissioni nocive e prevenire eventuali malfunzionamenti. Inoltre, una caldaia sottoposta a regolare manutenzione consuma meno gas, e questo si traduce in bollette più leggere.

C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare: l’impatto ambientale. Un impianto vecchio e mal tenuto emette più inquinanti nell’aria, contribuendo al problema dello smog. Una revisione regolare, invece, aiuta a mantenere le emissioni sotto controllo, rendendo la caldaia più efficiente e meno dannosa per l’ambiente.

Normative e scadenze per la revisione degli impianti

La manutenzione della caldaia è regolata dal D.Lgs. 311/2006, che stabilisce tempistiche e obblighi in base al tipo di impianto. Le caldaie più potenti, sopra i 35 kW, devono essere controllate ogni anno, insieme all’analisi dei fumi. Per gli impianti più piccoli, invece, la frequenza varia: ogni due anni per le caldaie a gas installate da più di otto anni, mentre quelle più recenti possono aspettare anche quattro anni tra un controllo e l’altro.

Il processo di revisione si divide in due fasi: da una parte c’è la manutenzione ordinaria, che include pulizia e verifica generale dei componenti; dall’altra, il controllo dei fumi, che serve a misurare le emissioni e il rendimento dell’impianto. Alla fine del controllo, il tecnico rilascia un bollino di conformità, che certifica il rispetto delle normative e garantisce che la caldaia sia sicura ed efficiente.

Caldaia (Depositphotos foto)
Caldaia (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Multe salate per chi non è in regola

Saltare la revisione della caldaia non è solo una scelta rischiosa, ma anche costosa. Le sanzioni possono arrivare fino a 3.000 euro, una cifra che supera abbondantemente il costo di una manutenzione ordinaria. E pensare che un controllo standard costa tra i 120 e i 200 euro.

Ma il problema non è solo economico. Una caldaia non controllata può avere malfunzionamenti pericolosi, come perdite di gas o problemi di tiraggio dei fumi. Il rischio più grande? L’intossicazione da monossido di carbonio, un pericolo invisibile ma letale. Nei casi più estremi, si può arrivare persino a esplosioni dovute ad accumuli di gas. Insomma, più che un obbligo di legge, fare la revisione è una questione di sicurezza per sé e per chi vive in casa.