Questo è il limite massimo: anziani, dopo quest’età addio patente | Abolito il diritto di proroga
Una scelta che cambia le regole per alcune categorie di conducenti, che dopo una certa età non potranno più avere questa patente.
Guidare non è solo una necessità, ma spesso un simbolo di autonomia. Per molte persone, soprattutto in età avanzata, la macchina rappresenta quella libertà di muoversi senza dipendere da nessuno. Però, è anche vero che con il passare degli anni diventano sempre più frequenti i dubbi su quanto sia sicuro continuare a stare al volante.
È una questione delicata: come si fa a trovare il giusto equilibrio tra il diritto di guidare e il dovere di garantire la sicurezza di tutti? Negli anni, le regole per le patenti di guida sono cambiate parecchio. Non si tratta solo di verificare se una persona sa guidare, ma anche di valutare se è in grado di farlo in modo sicuro, soprattutto in certe fasce d’età.
Quando si parla di trasporto o di mezzi per più persone, le responsabilità diventano ancora maggiori e le normative devono tenerne conto. Insomma, ci si muove sempre su una linea sottile tra necessità e sicurezza.
Un tema importante riguarda alcune categorie di patenti. Nel tempo, normative come la Direttiva 91/439/CEE hanno modificato più volte le condizioni, adattandole alle esigenze e alle situazioni. E ora, sembra che ci siano nuove novità.
Stop alla proroga per chi supera i limiti di età
La nuova normativa ha eliminato la possibilità di ottenere proroghe oltre una certa età per queste tipologie di patenti. In pratica, chi compie 68 anni deve dire addio alla guida. Questa decisione si inserisce in un quadro di norme più stringenti.
Queste ultime sono pensate per aumentare la sicurezza stradale, soprattutto considerando che chi guida questi veicoli ha la responsabilità di molte persone. Certo, per chi è abituato a muoversi in autonomia, non sarà facile accettare il cambiamento.
Le regole per queste patenti
La patente D serve per guidare autobus o filobus con più di nove posti, ed è riservata a chi ha almeno 24 anni (o 21, se si ottiene insieme alla CQC persone, cioè la Carta di Qualificazione del Conducente). Ma non è solo l’età minima a fare la differenza. Anche l’età massima ha il suo peso: fino a 60 anni, il rinnovo si fa ogni cinque anni. Dopodiché, dai 60 ai 68 anni, si deve passare ogni anno per un controllo alla Commissione Medica Locale. E dopo i 68 anni? Basta, niente più patente D: viene “declassata” a patente C, buona solo per il trasporto merci.
C’è anche una versione ridotta, la patente D1, che permette di guidare minibus con massimo 16 passeggeri. Le regole per questa sono più o meno simili alla D, sia per i requisiti di età che per i rinnovi. Anche in questo caso, però, dopo i 68 anni si perde il diritto a guidare veicoli con passeggeri.