Tutti pensano che fa bene, ma se ne mangi troppo finisci nei guai | Non te lo dicono nemmeno i nutrizionisti
Suono buonissimi, importantissimi soprattutto se si è a dieta, ma è sempre meglio non esagerare. Il troppo stroppia!
Molti alimenti che sembrano sani, in realtà, non lo sono davvero. Ad esempio, i succhi di frutta confezionati vengono spesso considerati un’alternativa salutare, ma sono pieni di zuccheri aggiunti e privi delle fibre essenziali della frutta fresca.
Anche le barrette energetiche godono di una reputazione positiva, ma molte sono ricche di zuccheri, grassi saturi e additivi. Non tutte sono da scartare, ma è importante leggere sempre l’etichetta per evitare brutte sorprese.
Il pane integrale è un’altra trappola comune. Spesso, quello che troviamo al supermercato è realizzato con farine raffinate e colorato con caramello per sembrare integrale.
Infine, gli smoothie già pronti, venduti come opzioni salutari, possono nascondere zuccheri aggiunti e calorie inutili. Prepararli in casa è l’opzione migliore.
Quando l’eccesso si trasforma in un problema
Eccedere, anche con i cibi più sani, può avere conseguenze negative. Alcuni alimenti, noti per i loro benefici, possono rivelarsi dannosi se consumati in quantità eccessive. Ad esempio, verdure e legumi, pilastri di una dieta equilibrata, possono causare fastidi digestivi. Il gonfiore addominale è un disturbo comune associato a verdure a foglia larga, brassicacee e legumi. Anche l’avocado, pur ricco di grassi buoni, può provocare meteorismo o diarrea se assunto in grandi quantità.
Un altro rischio sottovalutato riguarda l’acqua, il fondamento della vita. Bere è essenziale, ma eccedere può squilibrare i sali minerali del corpo. Questo è particolarmente problematico se l’acqua è dura, ossia ricca di sali come calcio e magnesio, che possono favorire la formazione di calcoli renali. L’equilibrio, ancora una volta, è la chiave per mantenere una buona salute.
Gli alimenti incriminati
Un eccesso di spinaci, bietole e barbabietole, considerati veri superfood, può portare alla formazione di calcoli renali. Questi ortaggi contengono ossalati, composti che, combinandosi con il calcio, favoriscono la calcolosi. Non solo: ossalati si trovano anche nei kiwi, cacao, tè nero e frutti rossi. Se soffri di problemi renali, meglio non abusarne.
Anche pesci predatori come tonno, pesce spada e squalo, consumati in eccesso, possono rappresentare un rischio. Questi pesci accumulano metil-mercurio, una sostanza nociva per il sistema nervoso. Le linee guida consigliano di limitare il consumo a una porzione settimanale per bambini e donne in gravidanza. Per evitare rischi, meglio optare per pesci più piccoli, come le sardine e gli sgombri, che sono meno contaminati.