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Fermo amministrativo, se non fai questa cosa scatta in automatico: hai solo due mesi di tempo Il Codice della Strada parla chiaro

Illustrazione di un fermo amministrativo (Depositphotos) (2)

Illustrazione di un fermo amministrativo (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

Scatterà in automatico il fermo amministrativo se farai quest’azione, ed avrai solo due mesi di tempo per risolvere!

I fermi amministrativi sono un blocco legale che impedisce di usare un veicolo finché non si risolve una situazione debitoria con enti pubblici (es. multe, tasse auto non pagate).

Sono registrati al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e impediscono al veicolo di circolare, essere venduto o rottamato. Insomma, non puoi compiere nessuna azione con il veicolo.

Scattano quando il debitore non paga dopo ripetuti solleciti. L’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate) invia una comunicazione, detta “preavviso”, che dà un termine per regolarizzare la situazione. Se non si paga entro i tempi, viene ufficializzato il fermo.

Il veicolo resta di proprietà del debitore, ma non può essere usato fino a quando il debito non è saldato o rateizzato. Una volta pagato, bisogna chiedere la cancellazione del fermo tramite una pratica al PRA, portando la ricevuta di pagamento.

Cos’è il fermo amministrativo e quando scatta

Parliamo un attimo del fermo amministrativo: in pratica, è un blocco legale che può essere applicato su un veicolo quando hai dei debiti con enti pubblici, come multe o tasse non pagate. Non è una cosa che succede da un giorno all’altro, ma viene registrato al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, e ti impedisce di usare l’auto, venderla o rottamarla. E, fidati, è un bel grattacapo, perché l’auto diventa praticamente “congelata” finché non sistemi il debito.

Di solito tutto inizia con una cartella esattoriale. Ti arriva a casa una notifica che ti dice: “Ehi, hai tot giorni per pagare questo debito.” Se non fai nulla, l’ente creditore (tipo l’Agenzia delle Entrate) passa al livello successivo e piazza il fermo sulla tua auto. Ma attenzione: ci sono delle regole precise, e se l’importo è sotto i 1000 euro, hai un po’ più di tempo per sistemare le cose, tipo quattro mesi. Insomma, hai qualche chance di evitare il blocco, ma devi muoverti subito.

Illustrazione di una multa (Depositphotos)
Illustrazione di una multa (Depositphotos FOTO) – www.energycue.it

Conseguenze e come uscirne

Ok, ma cosa succede quando scatta il fermo? In pratica, l’auto diventa inutilizzabile. Non puoi guidarla (se lo fai, rischi una multa salata), non puoi venderla, e dimenticati di rottamarla o esportarla all’estero. Se hai un compratore, sappi che neanche lui può usarla finché il fermo è attivo. E se continui a non pagare il debito? Beh, il veicolo potrebbe finire all’asta per recuperare i soldi.

Per liberarti da questo blocco, devi prima saldare il debito o almeno iniziare una rateizzazione. Una volta fatto, puoi richiedere la cancellazione del fermo al PRA. Ah, occhio: oggi molte pratiche sono automatiche, soprattutto se il debito è stato contratto dopo il 2020. Ma se è più vecchio, dovrai fare tutto manualmente: inviare PEC, pagare bolli, e magari passare dall’ufficio ACI. Sì, un po’ noioso, ma almeno ti liberi del problema.